1)
Dizion. 5° Ed. .
CIONCARE.
Apri Voce completa
pag.52
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CIONCARE. Definiz: | Neutr. Bevere con avidità, e copiosamente. |
Probabilmente è voce onomatopeica, dal suono prodotto dalle labbra del bevitore, come Bombare, col quale sembra avere qualche affinità. – Esempio: | Cavalc. Med. Cuor.: La letizia del secolo è una impunita nequizia: lussuriare, cioncare, inebbriarsi, stare agli spettacoli. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 75: Si cominciano attaccare al vetro, e bei e ribei, cionca e ricionca. |
Esempio: | Salvin. Odiss. 185: Tre volte mi rifeci a dar del vino, E tre cioncò disconsigliatamente. |
Definiz: | § E in forza d'Att. – |
Esempio: | Bocc. Teseid. 5, 24: E cominciaro a bere; Perocchè non l'avevano a pagare, Senz'ordine nessun n'hanno cioncato Tanto, che ognun s'è bene inebriato. |
Esempio: | Red. Ditir. 10: E se in Asia il musulmano Se lo cionca a precipizio [il caffè], Mostra aver poco giudizio. |
Esempio: | Magal. Sidr. trad. 38: Il sitibondo Bifolco allor che l'ha cioncato [il sidro], oh come Apre lieto i suoi solchi! |
|