Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
EFOD e EFODE e anche EFOTE.
Apri Voce completa

pag.63


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
EFOD e EFODE e anche EFOTE.
Definiz: Sost. masc. Veste o Paramento sacerdotale degli Ebrei, che portavasi sopra la tunica e il pallio; ed anche Veste fatta a somiglianza di quello.
Dall'ebraico ephòd, che nel latino degli scrittori sacri è reso pure con ephod o col sostantivo neutro humerale. ‒
Esempio: Bibb. N. 1, 375: Le pietre onichine e le gemme da ornare efod (cioè la vesta sacerdotale), e lo razionale (cioè quello panno quadrato che si poneva lo sacerdote nel petto).
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 33: Elessi la casa del padre tuo, di tutte le schiatte d'Israel, per farmeli sacerdoti, acciò che montassono allo altare mio, ed accendessono l'incenso, e portassono lo efod, cioè vestimento lino.
Esempio: Baldell. F. Antich. Giud. 123: Si metteva poi di sopra a questa [veste] la terza, detta efode, simile ad una epomide alla greca: e questa è fatta in tal guisa. S'intesse di variati colori e d'oro con essi mescolato, di lunghezza d'un cubito, e s'acconcia di sorte, che si lascia certo scavo intorno al petto; e vi sono anche certe manichette di tal maniera accomodate, che pare appunto a vedere una tonaca. Ed in quella parte così cavata si mette un pezzo, di misura d'un palmo, fatto d'oro e di colori variati sì come si è dell'efode già detto; e questo si chiama essen, quasi come a dire ragionevole: ed è fatto di sorte, che appunto riempie quello che dall'artefice è stato lasciato vuoto nel petto; ed attaccasi alla tonaca con anella d'oro in ciascuno de' suoi canti, che dalla bocca di essa tonaca e dell'essen stanno pendenti, e per essi passa da l'uno all'altro una faccia di colore di iacinto, messavi affine di congiungere insieme l'anella. Ed acciò che lo spazio che tra gli anelli si lascia non sia lento, si assoda e cuce la congiuntura con filo dell'istesso colore iacintino. Dove sopra le spalle si congiunge, son poste due pietre sardoniche, che hanno un picciol tondo a guisa di scudo che sia alle fibbie accommodato, che scorre dall'uno all'altro capo sopra le spalle, ed in queste sono i nomi de' figliuoli di Jacobo scolpiti in lettere solite della lingua nostra ec.
Esempio: E Baldell. F. Polid. Virg. 126: L'efote, che da noi sopraspalla vien detto,... avea in ammendue le spalle due pietre detti onichi, o pur, come vogliono alcuni altri, smeraldi; ed il razionale era di dodici piccole pietre adornato.
Esempio: Buonarr. F. Vetr. ant. 78: Il popolo minuto fu solito di portare, sopra le spalle e sopra gli altri abiti, un panno; e si crede che fosse una specie d'efod, di cui si vestì per umiltà avanti l'arca il santo re David; il quale non era come l'efod del sommo sacerdote, ma molto differente, e si crede comunemente che fosse un semplice e piccol manto, che circondava tutte due le spalle.
Esempio: Alf. Trag. 4, 237: Non fu quel ferro, come sacra cosa, Appeso in Nobbe al tabernacol santo? Non fu nell'Efod mistico ravvolto, E così tolto a ogni profana vista? Consecrato in eterno al Signor primo?