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Dizion. 1° Ed. .
FINE
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FINE.
Definiz: | Sust. quello che ha di necessità alcuna cosa innanzi, ne può averne altra dopo, opposto a PRINCIPIO. termine, ed
è masculino, e femminino. Lat. finis. |
Esempio: | Bocc. n. 44. 1. Un'amore, ec. a lieto fin pervenuto, in una mia novelletta
intendo di raccontarvi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 48. 13. E ponga fine al mio spendere.
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Esempio: | E Bocc. nov. 5. 2. Ma venuta di questa la fine. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 9. A cui non puote il fin mai esser mozzo. |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 25. E prima appresso 'l fin d'este parole.
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Esempio: | Petr. Son. 217. I miei corti riposi, e i lunghi affanni Son giunti al fine.
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Esempio: | E Petr. canz. 4. 2. La vita il fine, e 'l dì loda la sera .
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Esempio: | E Petr. canz. 46. 12. Porto delle miserie, e fin del pianto.
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Esempio: | E Petr. canz. 2. 2. Prendete ora alla fine Breve conforto a
sì lungo martíro. |
Esempio: | E Petr. Son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba.
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Esempio: | G. V. 4. 7. 2. Alla porta alla carraia, ove fece fine il muro su l'Arno.
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Esempio: | E G. V. lib. 9. 52. 1. Questa fu la fine dello 'mperadore
Arrigo. |
Esempio: | E G. V. lib. 7. 22. 1. In sei mesi non se ne sarebbe venuto
a fine. |
Esempio: | Petr. Son. 209. Manda prego il mio prima, che 'l suo fine. |
Esempio: | Tav. riton. E chiama merzè a Lancilotto, che non lo tragga a fine |
Definiz: | ¶ Per causa finale, intenzione dell'operante. Latin. finis. |
Esempio: | Filoc. lib. 2. 65. Niuno è, che affannando vada, se non a fine d'avere alcuna
volta riposo. |
Definiz: | ¶ Stare in fine: essere in estremis. Lat. animam agere. |
Esempio: | Don. Gio. Celle. Per la qual cosa si tornò a casa, e stette in fine più dì.
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Esempio: | G. V. 12. 16. 2. Le fini, e quitanze fatte per lo detto Duca al Comune.
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Definiz: | L'usiamo anche per lo greco σκοπός. Che
vale quello, a che hanno riguardo tutte le nostre azioni. |
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