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SPEZIE
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SPEZIE.
Definiz: Termine filosofico. Ciò, che è sotto il genere, e contiene sotto di se gl'individui. Lat. species. Gr. εἶδος.
Esempio: Bocc. introd. 9. La cosa dell'uomo infermo stato ec. tocca da un altro animale, fuori della spezie dell'uomo ec. quello infra brevissimo spazio occidesse.
Esempio: Dant. Inf. 3. Bestemmiavano Dio, e i lor parenti, L'umana spezie ec.
Esempio: E Dan. Par. 7. Onde l'umana spezie inferma giacque.
Esempio: Tesorett. Br. Ed altre molte spezie, Ciascheduna in sua spezie.
Definiz: §. I. Spezie, per Idea, Immagine delle cose impressa nella mente.
Esempio: Com. Inf. 8. Nuoce per secondo modo il diavolo all'uomo con impressioni d'immagini, o spezie visive, ch'egli produce nella sua fantasía, per le quali inganna l'uomo.
Esempio: E Com. Inf. 10. Quella proporzione, che è del senso alla cosa sensibile, mezzana essendo la spezie sensibile, quella medesima è della intelligibile allo 'ntelletto, mezzana essendo la spezie d'esso.
Esempio: Varch. Ercol. 29. Nella virtù fantastica si riserbano le immagini, ovvero similitudini delle cose, le quali i filosofi chiamano ora spezie, ora intenzioni, ed altramente.
Definiz: §. II. Spezie, per Sorta, Maniera.
Esempio: Pass. 97. L'ignoranza non gli lascia sapere, e conoscere i peccati, e le loro cagioni, e le loro spezie, e differenze.
Esempio: E Passav. 213. Quattro sono le spezie della superbia.
Definiz: §. III. Spezie, per Apparenza, Sembianza. Lat. species, visus, color, praetextus. Gr. χρῶμα, προκάλυμμα, σχηματισμός.
Esempio: Bocc. nov. 23. tit. Sotto spezie di confessione ec.
Esempio: Med. vit. Crist. Venne dunque messer Gesù, ed accontossi con loro nella via in ispezie di pellegrino.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 27. Induconci (i demonj) ad alcuna spezie di virtù, per farci cadere in alcun vizio nascosto.
Esempio: Fir. As. 243. Involato un porco a non so qual contadino, sotto spezie d'una lor profezía apparecchiarono questo convito.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 242. Per gelosía della medesima (Ottavia) lo mandò sotto spezie di governo in Portogallo.
Definiz: §. IV. Spezie, Mescuglio di aromati in polvere per condimento de' cibi. Lat. *species, aromata. Gr. ἀρώματα.
Esempio: Bocc. nov. 39. 8. Minuzzatolo, e messovi di buone spezie assai, ne fece un manicaretto troppo buono.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 12. Sono non meno odorifere, che sieno i bossoli delle spezie della bottega vostra.
Esempio: Din. Comp. 2. 40. Questo seppono da uno, che fu preso una notte, il quale in forma d'uno venditore di spezie andava invitando le case potenti ec.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 163. In uno sacchettino di cuoio da tenere spezie sel'appiccò allato.
Esempio: Bern. Orl. 2. 15. 39. E forse ti farò gustar vivande, Che d'altro, che di spezie, saran piene.
Definiz: §. V. Spezie, Mescuglio di aromati in polvere per uso di medicina, che si dicono ancora Spezj. Lat. *pulveres compositi.
Esempio: Ricett. Fior. 109. Si chiamano volgarmente da' medici, e dagli speziali spezj da pittime cordiali, e da fegato.
Esempio: E Ricett. Fior. 121. Quelle (polveri) che si pigliano per bocca, sono certi spezj composti di medicine aromatiche.
Definiz: §. VI. Dare le spezie, vale lo stesso, che Dare il pepe.
v. DARE IL PEPE.
Esempio: Lasc. Streg. 2. 1. A questo modo si dà il pepe, o le spezie.