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1) Dizion. 5° Ed. .
CONOSCENTE.
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CONOSCENTE.
Definiz: Partic. pres. di Conoscere. Che conosce.
Lat. cognoscens. –
Esempio: Bocc. Amet. 108: Il luminoso Apollo, conoscente tutte le cose, non potè con le sue erbe cacciare i sopravvegnenti ardori.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che ha cognizione, notizia, contezza, di checchessia; Conoscitore di quello. –
Esempio: Dant. Conv. 231: Quando il figliuolo è conoscente del vizio del padre, e quando il suddito è conoscente del vizio del signore ec.
Esempio: Bocc. Amet. 122: Ed essi di plebei, mescolati tra' nobili, mal conoscenti di sè medesimi per gli accumulati beni,... cercano il cielo.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 308: Fanno professione di conoscenti della lingua.
Esempio: Sassett. Lett. 45: Io mi ingegnerò di non fare solecismi nè barbarismi; nè senza averla prima conferita con amici di questo fatto (cioè della materia delle Imprese) conoscenti, la reciterò.
Esempio: Leopard. Poes. 139: Io, per insino Già dal principio conoscente e chiaro Dell'esser tuo, dell'arti e delle frodi, ec.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 81: Mostrato come il presente Comento non sarebbe stato suggetto alle Canzoni volgari se fosse stato latino, resta a mostrare come non sarebbe stato conoscente, nè obbediente a quelle.
Esempio: E Dant. Conv. 83: Che lo Latino non sia conoscente del Volgare e de' suoi amici, così si pruova.
Definiz: § III. E assolutam., Intelligente di alcuna materia, Che ha scienza o pratica in essa; usato anche in forza di Sost. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 137: Nella quale [scodella] erano scolpiti sì naturalmente e sottili cose, che li conoscitori, quando le vedevano, per lo grandissimo diletto.... vociferavano ad alti,... e li non conoscenti la voleano spezzare e gittare. E quando alcuno di questi pezzi venía a mano a scolpitori, o a disegnatori, o ad altri conoscenti, tenienli in modo di cose santuarie.
Definiz: § IV. Detto di persona correspettivamente ad altra persona, vale Che ha una tal qual relazione con essa, Che la conosce senza però esserne amica. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 68: La quale [piova] essi, come più tosto poterono, fuggirono in casa d'un lavoratore amico e conoscente di ciascheduno di loro.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 111: La moglie di Verginio, conoscente di questa mia serva, le persuase che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 95: Trovano in su l'entrar de la cittade Un giovene gentil lor conoscente.
Esempio: Cas. Pros. 2, 22: Conviene che altri si avvezzi a salutare,... e dimostrarsi con ognuno quasi terrazzano e conoscente.
Esempio: Galil. Op. lett. 295: Ciascuno del compagno era parente; Se non era parente, gli era amico; Se non amico, almanco conoscente.
Definiz: § V. Usasi comunemente in forza di Sost. , e per lo più coll'aggiunta d'un adiettivo possessivo, a significare Persona con la quale abbiamo una qualche pratica. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 306: I conoscenti difendevano la pulcella per amistà del padre e del marito.
Esempio: Colonn. Guid. N. 367: Avea già sì lacerato il volto colle sue unghie, scorrendo il sangue d'ogni iato, che appena si potea conoscere per li suoi conoscenti.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 48: Co' quali, sì come con conoscenti Alessandro accontatosi, in compagnia fu volentieri ricevuto.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 84: Comechè avesse piccola casa.... non ogni persona, ma alcun conoscente albergava.
Esempio: Tass. Lett. 2, 438: Ma s'io debbo numerare il Pellegrino fra gli amici, quantunque io non possa annoverarlo fra' conoscenti, a niuno più volentieri debbo lasciar questa contesa.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 140: Dimandò la madre il danaro depositato al suo conoscente.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 58: Mi diè per tema un de' miei conoscenti, Diana ed Endimïon.
Definiz: § VI. Per Avvertito, Accorto, e talvolta anche Cauto; per lo più coi verbi Fare conoscente ed Essere conoscente: nel qual senso è di uso non comune. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 134: Nè l'amico blasmare Del vizio occulto, alcun altro presente; Ma solo spesso farnel conoscente.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 158: E falla del suo error conoscente.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 158: Ho dato via al tuo disidero in potermi fare del mio peccato conoscente.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 32: Dall'altro (lato del carro), acciò che fosse conoscente Di non prender superbia a tanto onore, ec.
Definiz: § VII. Si usò per Savio, Assennato. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 2: Avea uno consellio (consiglio) suo, secreto molto, de solo li melliori e li più conoscenti ch'avesse possuto avere de parte alcuna.
Definiz: § VIII. Per Riconoscente, Grato: nel qual senso oggi non è comune. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 145: Come quelli di sua casa (di Manfredi) erano sempre stati perseguitatori di Santa Chiesa, e non essendo conoscenti di molti beneficj riceuti,... avea [il Papa] pensato, ec.
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 180: Non è grande fatto dare allo ingrato e perdere; ma quella è cosa gentile e grande, di tanto servire allo isconoscente, che egli diventi conoscente e grato.
Esempio: Senec. Declam. 106: Il figliuolo ingrato e non conoscente al suo padre, possa essere privato della eredità.
Esempio: Dant. Conv. 141: Se egli è beneficio, esso, che lo riceve, si mostri conoscente ver lo benefattore.
Esempio: Petr. Rim. 2, 246: Ed or perchè non fia Cortese no, ma conoscente e pia A vendicar le dispietate offese Col Figliuol glorïoso di Maria.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 156: Conoscenti del ricevuto beneficio.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 111: Per rendermi in parte grato e conoscente degli infiniti beneficj, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 67: Il Bronzino.... amò lui parimente, come grato e conoscente del benefizio da lui ricevuto.