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1) Dizion. 5° Ed. .
BAIA.
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BAIA.
Definiz: Sost. femm. Burla, Beffa.
Pare formato per onomatopeia dall'esclamazione bah! –
Esempio: Pulc. L. Son. 129: Ch'io n'ho cento vergogne e mille baie.
Esempio: Cecch. Donz. 1, 2: Adesso che noi siam per carnovale, Che si fan mille baie e mille tresche.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 363: Io credo, Bartolo, Che noi vogliam la baia. B. Sì! il dondolo; Baie che ci riescon vere.
Definiz: § I. Vale anche Cosa frivola, Bagattella, Inezia. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 67: Ma lascia star le baie per questa state, e studia di forza.
Esempio: Bern. Rim. burl. 2, 1: Vogliono in certe baie affaticarsi, Che fanno bella mostra al primo aspetto, Poi son suggetti bassi, nudi e scarsi.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 125: Ma Lionardo d'Arezzo.... non la credette una baia [una certa opinione], ma vi fece su fondamento.
Esempio: Red. Lett. 1, 157: Si è risoluto parimente oggi di non istampare in questo primo volume le baie bernesche.
Esempio: Magal. Lett. scient. 3: Le pare adesso una baia il ritrovare per filo e per segno come si stieno le cose del nostro mondo.
Definiz: § II. Per baia, o In baia, posto avverbialm., vale In ischerzo; contrario di Sul serio, Da vero. –
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 270: Filippo, che si stava in Roma, aspettò gli altri compagni, benchè pigliassi quell'uffizio più tosto in baia per servigio del duca, che per da dovero.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 199: Ma non vorrei già, padre mio, che chiedessi perdono e tante cose, che so benissimo lo dicevi per baia; e io per baia vi rispondo.
Definiz: § III. Dar la baia, vale Mettere in beffa, Dileggiare, Beffare. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 80: M'incresce che Pasifilo Ti dia la baia.
Esempio: E Ar. Comm. 126: Non n'hanno voglia, Corisca, e si pigliano Piacer di darci la baia.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 51: Tra gli altri certi uccelli per darle la baia, come fanno i fanciulli quando e' veggon le maschere, gridando dicevano: or chi vide mai volar testuggine?
Esempio: Cellin. Vit. 192: Ed ancora lui mi dava la baia di questi duchi.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 36: Egli era un uom d'anni cinquantadui, Dotto e faceto, e con le guance asciutte, Solito sempre a dar la baia altrui.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 25: Dunque s'io trovo il gatto, il qual si pone Spesso in cucina a far l'ammazzasette, Posso accostarmi, e senza suggezione Dargli la baia.
Definiz: § IV. Essere sulle baie, o su per le baie, vale Essere in vena o in disposizione di scherzare, o buffoneggiare. –
Esempio: Cecch. Stiav. 5, 2: Eh sì, voi siate Su per le baie, e però che l'è bella, Sospetta la padrona.
Definiz: § V. Far le baie, vale Scherzare, Ruzzare, quasi al modo de' fanciulli. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 151: Abbiamo avuto d'Affrica per questo serraglio..... un leoncino che non ha più di tredici mesi, e così galante che ci si fanno le baie e si terrebbe a letto.
Esempio: Salvin. Odiss. 13: Nè t'è duopo più far balocchi o baie, Ch'omai tu non sei già più un bambino.
Definiz: § VI. Far la baia o le baie a uno, o dietro a uno, vale Dileggiarlo, Schernirlo con motti e gesti derisorj. –
Esempio: Castigl. Corteg. 39: Onde fannosi far la baia da' fanciulli.
Esempio: E Castigl. Corteg. 279: E forse i fanciulli gli farebbon dietro la baia.
Esempio: Cellin. Vit. 192: E quivi mi faceva le baie, come se io fussi stato un capo di quelle sette che fanno e' duchi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 204: Oggidì questi domini scolari Gli farebbon le baie insino in cattedra.
Definiz: § VII. Mettere in baia, lo stesso che Dar la baia. –
Esempio: Grazz. Rim. 1, 101: Tu sarai messo da' fanciulli in baia, E diranno: ecco Alfonso: vello, vello.
Definiz: § VIII. Vale anche Esporre all'altrui dileggio, Mettere alla berlina. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 191: Tieni in te; ch'i' non vuo' metter mio padre In baia.
Definiz: § IX. Mettersela in baia, Pigliarsela in baia, valgono Prendersi una cosa in canzona, in burla, non sul serio. –
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 4: Che di' tu, scimunito? R. I' l'ho già detto, Non lo vo' dir due volte. F. Anche di più la se la mette in baia.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. dramm. 119: Mettersela in baia è lo stesso che pigliarsela in baia,.... e significa mettersela in chiasso, in burla, in canzona.
Definiz: § X. Recarsi in baia una cosa, lo stesso che Pigliarsela in baia, Prenderla a giuoco. –
Esempio: Deput. Decam. 79: Conosciamo che queste son cose da recarsele in baia, e ridersene, se i giovani e i forestieri studiosi di questa lingua non ne rimanessero ingannati.
Definiz: § XI. Voler la baia, vale Aver voglia di scherzare, Voler la burla. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 74: Guarda se la fortuna vuol la baia, La m'ha lasciato stare infino a ora, Or vuol ch'io m'innamori in mia vecchiaia (qui figuratam.).
Esempio: Firenz. Pros. 2, 38: Tu vuoi la baia, non è il vero?
Esempio: Gell. Sport. 5, 6: Tu vuoi la baia, tu; da' qua la mia sporta.
Esempio: Varch. Ercol. 101: Quando uno cerca pure di volerci persuadere quello che non volemo credere, per levarloci dinanzi e torci quella seccaggine da gli orecchi, usiamo dire Tu vuoi la baia, o la berta.
Definiz: § XII. Voler la baia di uno o del fatto di uno, vale Prendersene giuoco. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 368: Se vo' volete un po' di baia di questo sciocco, accostatevi qua, e domandatemi di lui.
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 8: Io sto in fra due, se tu impazzi o farnetichi, O vuoi la baia di me.