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1) Dizion. 5° Ed. .
AGGUATO, e anche AGUATO
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AGGUATO, e anche AGUATO.
Definiz: Sost. masc. Insidia o Inganno che si tende al nemico per coglierlo alla sprovvista; e più specialmente dicesi delle insidie militari.
Dal tedesco wahtên o wahtan, far la guardia. −
Esempio: Giamb. Vegez. 135: Mandano certi dinanzi, che luogora strette, o vero dirupate, piglino, acciocchè quivi non patiscano aguato.
Esempio: Dant. Inf. 26: E dentro dalla lor fiamma si geme L'aguato del caval, che fe' la porta Ond'uscì de' Romani il gentil seme.
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 38: Ma furon presto scoperti gli aguati.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 13: Or difetto di cibo, or cammin duro, Trovammo, or vïolenza, ed ora aguati.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 200: Chi fia tra i figli degli Achei sì vile, Che obbedisca al tuo cenno, o trar la spada In agguati convenga o in ria battaglia?
Esempio: E Mont. Iliad. 1, 300: Tu non osi giammai nelle battaglie Dar dentro colla turba, o negli agguati Perigliarti co' primi in fra gli Achei.
Definiz: § I. Per Qualunque sorta d'insidia tesa altrui. −
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 71 t.: E vae addietro quando vede l'uomo, per paura che non gli faccia alcun aguato.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 170: Melchisedech per lo suo senno, avere le sue ricchezze dagli agguati del Saladino difese.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 163: Chi tutti gli aguati teme, in nessun cade.
Definiz: § II. E figuratam. −
Esempio: Colonn. Guid. 212: Non pareva loro di sottomettersi agli agguati della fortuna, che da uno cavaliere penda la vita e la morte di tanti prencipi e regi.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 58: Per ammaestramento di filosofia dispregia le disonestezze corporali e gli dolci aguati delli desiderj.
Esempio: Cat. Cost. volg. 104: Quando la femina piagne, ordina aguati con le lacrime.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. volg. 1, 52 t.: Le insidie, ovvero gli agguati, de' vizj, molte volte prendono faccia di virtù.
Esempio: Red. Son. 4: Mille mi tende [Amore], anzi infiniti, agguati.
Definiz: § III. Pel Luogo dov'è posto l'agguato. −
Esempio: Albizz. R. Commis. 1, 412: Come ladri menati via fuor di strada, dove in un aguato ben con dugento cavalli era Sforza.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 259: Essendo uscito in sul mezzodì Pagolo Vitelli con cento uomini d'arme, tirato dal marchese di Mantova in un aguato, ne perdè parte.
Esempio: Car. Eneid. 9, 656: Niso a tal vista spaventato, e fuori Uscito de l'agguato,.... Me, me, gridò, me, Rutuli, uccidete.
Definiz: § IV. E per la Gente che sta in agguato, o tende l'insidia. −
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 525: Gli Greci tornano; l'aguato del cavallo esce; li Troiani sono tagliati; Troia si converte in cenere e in caverne.
Esempio: Vill. G. 260: I detti baroni ebbono loro consiglio co' migliori cavalieri dell'oste per andare a combattere col detto agguato.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 93: Non molto andò che si trovò agli agguati Nell'insidie che i miei gli avean già tese.
Esempio: Car. Eneid. 2, 433: Accostossi [Sinone] al cavallo, e 'l chiuso ventre Chetamente gli aperse, e fuor ne trasse L'occulto agguato.
Esempio: Dav. Tac. 2, 64: Nel luogo detto Castore.... imbosca i più feroci fanti d'aiuto lungo la via, più innanzi fa passare i cavalli, con ordine che appicchino scaramucce, voltino le spalle, per farsi correr dietro sino al saltar fuori l'agguato.
Definiz: § V. Mettere un agguato, Tendere un agguato, Ordinare un agguato, vale Porre insidie. −
Esempio: Malisp. Stor. fior. 44: Misono aguato di loro gente armata da più parti di Fiesole.
Esempio: Cic. Opusc. 441: E tu sai, Catilina, che quante volte hai messo aguati per me,.... tante volte mi son difeso per mia diligenza.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 227: Tendere gli agguati ne' boschi, giardini, caverne,.... e in tutti que' luoghi in cui bisogna che l'inimico sfili e disunisca le forze.
Definiz: § VI. In agguato. Posto avverbialm. co' verbi Essere in agguato, Stare in agguato, Mettersi in agguato, e simili, vale Nascondersi in alcun luogo a fine di spiare il nemico o di assaltarlo alla sprovvista. −
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 259: Fenno vista [i Greci] di partirse da Troia, e andarono e missensi in aguato dopo un'isoletta.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 188: Tu ti metti in agguato Come biscia o serpente.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 87: Ora in aguato stavasi, Or si movea pian piano.