1)
Dizion. 5° Ed. .
MONACO
Apri Voce completa
pag.464
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
MONACO. Definiz: | Sost. masc. che al plurale, con forma però non comune, fa anche Monachi. Nome che serve a indicare tanto quei Cristiani che anticamente vivevano nella solitudine e nella contemplazione delle cose celesti, quanto
quelli i quali, posteriormente, ridotti a vita comune secondo la regola di un capo o fondatore, hanno avuto per proprio istituto di star lontani dal mondo, nella preghiera e nella meditazione, aggiuntovi per alcuni l'esercizio del lavoro manuale o intellettuale. |
Dal lat. monachus, e questo dal grec. μοναχός. – Esempio: | Dant. Parad. 22: Grave usura tanto non si tolle Contra il piacer di Dio, quanto quel frutto Che fa il cuor de' monaci sì folle. | Esempio: | Cavalc. Pist. Eust. 420: Tre sono in Egitto le generazioni e spezie de' monaci. L'una si chiama cenobiti, li quali in nostra lingua propriamente sono detti monaci, che vivono a comune. I secondi si chiamano anacoriti ec. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 361: Il quale l'abate e' monaci veggendo fuggire, si maravigliarono e domandarono della cagione. | Esempio: | Collaz. Ab. Isaac volg. 58: Monaco è colui, che siede fuori del secolo e sempre prega Iddio, acciocch'egli acquisti i beni futuri. | Esempio: | Vespas. Vit. Uom. ill. 10: Prese certi monaci della badia di Firenze, e feceli entrare in questa badia e pigliare l'abito di santo Bernardo. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 4, 55: Bella accoglienza i monachi e l'Abbate Fero a Rinaldo. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 14, 79: Si accordaro in fin tutti i pensieri, Che di frati e di monachi rinchiusi Lo può trovare (il Silenzio) in chiese e in monasteri. | Esempio: | Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 163: Tutti quei monaci, de' quali viene sì celebrato il rigore e l'astinenza, si guarderanno di comunicare con esso teco. | Esempio: | Lett. Pros. Fior. IV, 1, 238: Infinite altre simili o curiosità o empietà, che si debbano chiamare, si trovano in questa opera; ed a carte 347, 463 e altrove, moltissimi luoghi di scrittori, anche nostri cattolici, contro frati, monaci, ec. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 23, 2: Lasceriano il chiostro prontamente I monachi, le monache e gli abati. | Esempio: | Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 374: Finalmente cominciarono essi a chiamarsi monaci, o sia che vivessero nella solitudine de' monti e de i deserti, o vivessero ritirati dal secolo ne' monisterj. | Esempio: | Lambr. Elog. 103: Il protestante, l'ebreo, il cattolico, il monaco, il frate, il prelato, il povero prete, il laico, erano da lui accolti con la medesima benevolenza. |
Definiz: | § I. Riceve varj aggiunti, come Benedettino, e simili, i quali ne determinano l'ordine, e si dichiarano ai loro luoghi. – | Esempio: | Bern. Lett. fam. V. 309: Sua Signoria, sendosi voltata alli monaci negri di S. Benedetto, ne ha trovati di numero e di bontà tanti che bastano all'effetto che Lei desidera. | Esempio: | Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 410: Per cura della celebre contessa Matilda ne furono cacciate (le monache), e in lor vece ivi posti i monaci benedettini. |
Definiz: | § II. Per similit., parlandosi di religioni diverse dalla cristiana. – | Esempio: | Giobert. Buon. 124: I soli pontefici Baddarachito,... Dammarachito e Piadassi condussero dai loro rispettivi conventi.... centonovantottomila monaci, per assistere a quella insigne solennità. |
Definiz: | § III. Monaco, nel linguaggio degli Architetti, è nome di una delle travi del cavalletto che serve a reggere la tettoia; ed è quella posta in mezzo, che scende perpendicolarmente sulla trave orizzontale o asticciuola. – | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 8, 122: Dove gli altri cavalli hanno un monaco solo, tutti quelli di questa sala n'hanno tre per ciascuno, uno grande nel mezzo, ed uno da ciascun lato, minori. | Esempio: | Memor. Bell. Art. 2, 142: Lo che non si potrebbe fare che in piccioli tetti, ove non vi fosse bisogno di forti e spaziosi cavalletti armati del suo monaco ec. |
Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 31, 1: La travetta corta di mezzo, che, passando fra gli detti puntoni, piomba sopra all'asticciuola, si dice monaco. |
Definiz: | § IV. Monaco, trovasi usato a denotare quell'uccello che si chiama Monachino. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 14, 59: Quivi era la calandra, e 'l calderino, Il monaco, ch'è tutto rosso e nero ec. |
Definiz: | § V. L'abito non fa il monaco, e anche si disse, non fa monaco, è proverbio che vale che L'apparenza esteriore non è sicuro indizio delle qualità intrinseche. – | Esempio: | Nard. Stor. 2, 183: Era per tanto un frate, dell'ordine del quale mi tacerò il nome, perchè l'abito (come si dice) non fa il monaco. | Esempio: | Fag. Rim. 2, 336: Il vestir venne in scena Per distinzion di dignità, di grado, E de' grandi per dar contezza piena; Benchè ciò per lo più segua di rado, Giacchè l'abito il monaco non fa. | Esempio: | E Fag. Rim. 5, 191: Nè mai l'oro il piombo agguaglia, E non fa l'abito il monaco. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 365: Vorrei crederlo; ma alle volte, come dice il proverbio,... l'abito non fa il monaco. |
|