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1) Dizion. 5° Ed. .
LEGATORE.
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LEGATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Legare. Chi o Che lega checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2: Da tre cose siamo legati. L'uno modo si è che ci leghiamo noi stessi: ciascheduno è legatore di sè.
Esempio: Brev. Mar. Pis. 459: Senatori, calafati, stoppaiuoli, canapari, legatori, insaccatori e disaccatori di boldroni e di lana, u vero d'altre mercie.
Esempio: Fiorett. C. Consid. 92: Di legator che vi stimavate, rimanete il legato voi.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 1: Legator, pesatori, veditori, Con funi, con stadere, con misure, Menar vedrem 'n un tratto e piedi e mani.
Esempio: Salvin. Iliad. 528: Vi pose una tenuta d'alta messe...; i covoni Altri nel solco ammassati cadeano A terra, ed altri poi i legatori Strignevan ne' legami, e tre assistevano Legatori di manne.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 771: Le recise manne, Altre in terra cadean tra solco e solco, Altre con vinchi le venian stringendo Tre legator da tergo.
Definiz: § In senso particolare, Chi esercita l'arte di legare o rilegare i libri. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 210: Di suo ordine lo detti (il libro) a quel legatore romano, che serve al Palazzo, acciò lo sciogliesse, asciugasse, e diligentemente lo rilegasse.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 18: Lasciamo stare i danari che spendiamo nella carta, quelli che vanno allo stampatore e ne' legatori di libri: s'ha pure a pagare il fitto della bottega, il facchino, ec.
Esempio: Parin. Poes. 32: E d'oro fregj dilicati, e vago Mutabile color, che il collo imiti Della colomba, v'avrà posto intorno (ad un piccolo libro) Squisito legator.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 371: Mancia ai calcografi, Ai legatori.... Oh che miseria Essere Autori!