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VOLGARE
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VOLGARE.
Definiz: Sust. Linguaggio, Idioma vivo, e che si favella. Lat. lingua vernacula, sermo. Gr. ἐγχώριος γλῶττα.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 2. Le quali non solamente in Fiorentin volgare, e in prosa scritte per me sono ec. ma in istilo umilissimo ec.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 19. Gli feci copia delle piagge di monte Morello in volgare.
Esempio: E vit. Dant. 236. Glorioso sopra ogni altro fece il volgar nostro.
Esempio: M. Aldobr. Compiuto è il libro, che parla delle medicine, per santà guardare, compilato da' filosofi, traslatato di Francesco in volgar Fiorentino.
Esempio: Ovid. Pist. Questo libro recai di gramatica in volgar Fiorentino a vostra instanzia, siccome vostro servidore.
Esempio: G. V. 1. 1. 3. Io inarrerò in questo libro in piano volgare.
Esempio: E G. V. cap. 18. 3. Per lo loro nome in latino fu chiamata Gallia, e in comune volgare Francia.
Esempio: Pass. prol. Porgo la mano collo 'ngegno a scrivere, e per volgare ec. e per lettera in latino.
Esempio: Bern. Orl. 1. 21. 7. Or io parlo in volgar, non in latino.
Esempio: Rett. Tull. 69. Mi penso di darne in volgare alcuna dottrina.
Esempio: Burch. 2. 49. Son medico in volgar, non in gramatica.