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Dizion. 5° Ed. .
NONA.
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pag.203
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NONA. Definiz: | Sost. femm. Term. Ecclesiastico. La quinta delle sette ore canoniche, che dalla Chiesa si recitano giornalmente. |
Dal basso lat. nona, così detta perchè nei primi secoli della Chiesa dicevasi nell'ora nona, secondo la divisione del giorno presso i Romani. – Esempio: | Fr. lac. Tod. 62: Poichè nona è cantata, La mia mensa è apparecchiata. | Esempio: | Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 396: Figliuolo mio dolcissimo, abbi continuo il digiuno, e compi le tue orazioni, e sempre ti raccomanda a Dio; e terz., e sesta, e nona, e vespro, e l'uficio della notte non menticare. |
Esempio: | E Cavalc. Poes. 442: Religïon relegamento suona Di vincolo d'amor, non d'altra zona; Non giova vespro dir, mattino, e nona A chi n'è sciolto. |
Esempio: | Giambull. P. F. Inf. Dant. 51: Con queste (con le ore disuguali) si governa la Chiesa ne' suoi ufizj di terza, sesta, nona, vespro e compieta. |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 13, 133: Gli fece il cardinale mettere mano a far di minio le storie d'un uffizio della Madonna.... Nella prima faccia, dove comincia il mattutino, è l'Angelo che annunzia la Vergine Maria.... A prima è la Natività dì Cristo.... A terza vi ha fatto i pastori che l'Angelo appar loro.... A sesta vi è la Circuncisione di Cristo..;. A nona vi ha fatto i Magi ec. | Esempio: | Giust. Vers. 248: Vosignoria se canta o sesta o nona, Canta: Servite Domino in laetitia; E non canta: servitelo in poltrona. |
Definiz: | § I. E per Quella parte del giorno alla quale corrisponde la detta ora canonica: ed è Lo spazio di tempo che va dal mezzogiorno alle ore tre, servendo talvolta a indicare il cominciamento, cioè mezzogiorno, e tal altra il termine estremo, di essa nona. – | Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 341: Nel detto modo duròe la battaglia infino a nona...; ma nell'ora di nona i demonj.... cominciarono ec. |
Esempio: | Dant. Purg. 27: Cadendo Ibero sotto l'alta Libra, E l'onde in Gange da nona riarse. | Esempio: | EDant. Parad. 15: Fiorenza dentro dalla cerchia antica Ond'ella toglie ancora e terza e nona, ec. |
Esempio: | E Dant. Conv. 208: E queste ore usa la Chiesa, quando dice prima, terza, sesta e nona; e chiamansi cosi ore temporali. | Esempio: | E Dant. Conv. 369: La diritta nona sempre dee sonare nel cominciamento della settima ora del dì. | Esempio: | Panzier. Tratt. 8: Alla compieta fece el Signore a' suoi discepoli la cena di sè medesimo prima communicandogli. A maturino fu preso. A prima battuto. A terza sentenziato. A sesta crucifisso. A nona sostenne morte. | Esempio: | Belleb. Stat. S. Iac. volg. 13: Che ciascheduno (dei preti o cappellani) sia tenuto d'essere a dire l'ore nella ditta cappella, cioè a macino, a prima, a terza, a nona, a vespero, e a compieta e a vigilia, ciascheduno die. |
Esempio: | Malisp. Stor. fior. 159: Giunsono (i Ghibellini usciti) armati e schierati nell'ora di terza alla porta del Ponte alla Carraia,... e volendo stringere alla porta, furono saettati e fediti; e dimorati insino a nona, nè per prieghi nè per minacce non poterono entrare dentro; e tristi e scherniti si tornarono in Prato. |
Esempio: | Sacch. Nov. 2, 194: Che tutte le loro campane alle cotante ore dovessero sonare, pigliando ora disusata dal vespro e dalla nona. | Esempio: | E Sacch. Rim. V. 166: E vespero già suona. – Non è egli ancor nona. | Esempio: | Eut. Comm. Dant. 2, 347: Sì che, montando lo sole la prima parte, fa terza; la seconda, sesta; la terza, nona, e siamo al mezzo: poi incomincia a discendere, e sceso la prima parte, fa mezzo vespro, la seconda fa vespro; e la terza, sera. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 8, 19: A gran fatica riuscia, Su la fervida nona, in
una spiaggia Tra 'l mare e 'l monte. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 23, 20: Si trovò uscir del bosco in su la nona. | Esempio: | Bern. Orl. 49, 14: È già venuto il deputato giorno Che il gioco debbe farsi in su la nona. |
Esempio: | Alam. L. Gir. 9, 6: Ieri, a punto del di fra vespro e nona,... Incontrai questo mostro. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 2, 56: Emaus è città cui breve strada Da la regai Gierusalem disgiunge; Ed uom che lento a suo diporto vada, Se parte mattutino, a nona giunge. |
Esempio: | Tomm. Poes. 40: Quella mesta pace M'è più bella a veder che non la piena Gioia dell'aria, allor che il sole a nona I suoi candor fin quasi ai lembi invia Dell'Orïente estremo. |
Definiz: | § II. In locuz. figur., e figuratam. – |
Esempio: | Firenz. Comm. 1, 431: Io ho ben potuto sonar nona quant'i' ho voluto, che non è stato mai ora di desinare. | Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. G. 136: La nuova beltà d'una Mi sprona, sfrena e sferza; Nè sol passato è terza, Ma nona e vespro, e prossim'è la sera. | Esempio: | Tass. Rinald. S. 12, 36: Fuggi, Odrismarte, ché 'l tuo giorno a nona Si chiuderà, se nel fuggir sei tardo. |
Definiz: | § III. E per L'ora nona secondo il computo dei Romani. – |
Esempio: | Cell. G. Lett. 26: Fu di tanta orazione e limosine, che in sulla nona orando, gli apparve l'Angelo. |
Esempio: | Martin. T. N. 3, 32: Pietro e Giovanni salivano al tempio sulla nona, ora di orazione. |
Definiz: | § IV. Mezza nona, denota La metà dello spazio fra mezzogiorno e le tre. – | Esempio: | Dant. Conv. 369: E però l'Ufficio della prima parte del dì, cioè la terza, si dice in fine di quella: e quello della terza parte e della quarta si dice nelli principj, e però si dice mezza terza, prima che suoni per quella parte; e mezza nona, poichè per quella parte ò sonato; e così mezzo vespro. |
Esempio: | Bocc. Decam. 7, 171: Essendo già la mezza nona passata, lo scolare di dormir levatosi e della sua donna ricordandosi, per veder che di lei fosse se ne tornò alla torre. |
Esempio: | Sacch. Nov. 2, 18: Se voi mi volete mandare la donna che dee essere mia, a casa, fate che la vi sia istasera.... Come costoro udirono questo, tosto tosto s'avacciarono, la sposa vi fu a mezza nona. | Esempio: | Capp. G. Tum. Ciomp. T. 299: E così tutto quel dì, fino all'altro dì a mezza nona, si può dire che questo Michele di Landò fusse signore di Firenze, 28 ore e più. |
Definiz: | § V. Distinguer compieta da nona. – | V. Compieta, § VI.
Definiz: | § VI. Sonar compieta innanzi nona. – | V. Compieta, § VII.
Definiz: | § VII. Sonare, Cantare, Fare, le none, o simili, si disse proverbialmente per Dir di no. Negare, artificiosamente, ed altresì Prevenire una domanda che ci sia fatta, rispondendo in modo da sconfortare colui che domanderebbe; probabilmente con scherzo di allitterazione fra non (e anticamente e volgarmente nonne e none) e il plurale di nona. – | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 304: Se io, per dir di me sola, avessi il petto di quella beltà che voi avete predicato con quelle vostre artificiose parole, io non cederei nè a Elena, nè a Venere, nè alla bellezza. C. Tu lo hai, e partelo avere: non bisogna e non accade ora far queste none; e buon pro ti faccia, e a chi è degno alcuna volta di rimirarlo. |
Esempio: | Varch. Ercol. 108: Far le none, non può dichiararsi se non con più parole, come per cagion d'esempio; se alcuno dubitando, che chicchessia nol voglia richiedere in prestanza del suo cavallo, il quale egli prestare non gli vorrebbe, cominciasse, prevenendolo a dolersi con esso lui, che il suo cavallo fosse sferrato, o pigliasse l'erba, o avesse male a un piè, e colui rispondesse, non accade, che tu mi faccia o suoni questa nona. |
Esempio: | Crusc. Vocab. I: Fare.... Far le none: Prevenir con parole colui che tu credi che ti voglia ricercar di qualche servigio, col dirgli che quella tal cosa ti manca. E: Nona.... Diciamo Far le none, o Sonar le none, forse per allusione alla parola Non, che è quando uno dubita che un altro non lo richiegga d' alcun servigio, comincia, prevenendo, a dire che non può per più cagioni far quella tal cosa. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 379: Un nonne. Lat. non. Onde Cantar le none, prevenire la domanda, che uno s'immagina d'avere a essergli fatta, con pigliare scuse, e anticipare la negativa. | Esempio: | E Salvin. Disc. 2, 326: A questa storia.... alluse il Burchiello, dicendo:... Domine nonne, dal latino non. Onde cantare, o sonare, le none, o la nona, nel Vocabolario è segnata per una maniera fiorentina, esprimente l'arte di chi aspetta d'esser ricercato d'alcuna cosa e richiesto, e previene con addurre scuse di quella cosa ch'egli, in caso che gli venisse chiesta, sarebbe per negare. |
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