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DIGRUMARE.
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DIGRUMARE.
Definiz: Att. usato più spesso in forma di Neutr. Rimasticare il cibo già mangiato, e fatto dallo stomaco tornare in bocca; Ruminare: il che è proprio di quegli animali che diconsi ruminanti.
È voce composta dalla particella di e rugumare, con metatesi del g ed elisione della prima u. –
Esempio: Not. Malm. 1, 433: Digrumare è il Masticare che fanno le bestie dal piè fesso, che si dice anche Ruminare.
Definiz: § I. In locuzion figurata, e altresì figuratam., usato in ischerzo, o per dileggio. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 4: Or torneremo a digrumar la biada Del segretariato.
Esempio: E Buonarr. Sat. 3, 238: Per non tediarti, mentre ch'io digrumo L'amor de' grandi e di qual sapor sia, Più tempo oggi scrivendo non consumo.
Definiz: § II. Per estensione, e in ischerzo, detto di persona, usasi per semplicemente Mangiare, ma per lo più con una certa voracità. –
Esempio: Lipp. Malm. 5, 63: Con tutto ciò digruma allegramente, E spesso spesso bacia il suo barlotto.
Definiz: § III. Figuratam., per Riandare col pensiero, Ripensare, Rivolgere nella mente; ma non usasi che in ischerzo, o per dileggio. –
Esempio: Allegr. Lett. ser Poi 5: Di maniera che, non facendo io altro mai che digrumare quella fantastica mia visione, nacque ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 11: Egli è l'oriolaio, egli è colui Che 'l filosofa è detto dalla gente, Che digruma tra sè, da sè discorre.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 4, 6: Pensaci: non la correr per la posta; Spesso la fretta ha 'l pentimento accanto. Ti vo' lasciar a digrumarla apposta, E vo' avviarmi inverso casa intanto.
Esempio: E Buonarr. Aion. 1, 54: Per ben seco digrumare Di quanto in sua vendetta era da fare.
Esempio: E Buonarr. Sat. 2, 232: Sempre innovansi in te materie e sensi, E gli digrumi, e la mente lavora.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 566: Digrumare.... vale digerire un negozio,... come fanno le bestie ruminatrici, le quali hanno in ventre apposta per questo affare.... Queste rimandano su il cibo, per rimasticato tornarlo in giù. E così fa col pensare e ripensare chi suol masticare e ben digerire un negozio.
Definiz: § IV. E altresì figuratam. e in modo familiare, riferito ad atti spiacenti, vale Soffrire o Tollerare malvolentieri, Adattarcisi male: che anche dicesi Masticare male o Roder male. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 5: Ella, ch'in tanto avuto avea sentore Che quei due spirti sciocchi ed inesperti Avean dinanzi a lui fatto l'errore, Sicchè da esso furono scoperti, Se la digruma, che ne va il suo onore ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 447: Se la digruma: seco stesso la pensa, e masticandola non la può inghiottire, cioè non la può sofferire. E si dice digrumare e ruminare,... perchè uno a cui succeda cosa di poco suo gusto, suole per lo più, stando pensoso, masticare o biasciare, appunto come fanno dette bestie quando digrumano.