Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BENE.
Apri Voce completa

pag.135


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» BENE.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BENE.
Definiz: Avverb. che assume molti e varj significati, secondo i verbi e gli adiettivi coi quali s'accompagna.
Dal lat. bene.
Definiz: Aggiunto a verbi che esprimono un'azione dell'uomo in quanto egli opera come essere razionale e morale, vale Secondo ragione, Rettamente, Virtuosamente. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Ma quell'ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico, E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà per tuo ben far nemico.
Esempio: E Dant. Parad. 24: S'egli ama bene, e bene spera e crede, Non t'è occulto, perchè il viso hai quivi Ov'ogni cosa dipinta si vede.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 140: Il santo uomo disse, che molto gli piacea bene.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 153: O santo vecchio, o ben nel mondo visso.
Definiz: § I. Aggiunto a verbi che esprimono un'altra azione qualunque, sia dell'uomo, sia degli animali, sia degli oggetti inanimati, vale In modo da ottenere il proprio fine, Acconciamente, Compiutamente, Perfettamente, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 1: I' non so ben ridir com'io v'entrai, Tant'era pien di sonno in su quel punto Che la verace via abbandonai.
Esempio: Petr. Rim. 1, 37: Per far forse pietà venir negli occhi Di tal che nascerà dopo mill'anni, Se tanto viver può ben culto lauro.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 204: E vennegli sì ben fatto, che avanti ora di mangiare pervenne ec.
Definiz: § II. Bene serve anche a dinotare La forza, L'intensità, La copia, L'eccellenza di un'azione qualunque o di una qualità, espressa da certi verbi, da certi adiettivi, o da altri avverbj; e spesso vale Molto, Assai, Abbondantemente. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Sì vid'io ben più di mille splendori Trarsi ver noi.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 213: E 'l compagno seguitandolo a piede, ch'era ancora bene stanco, sì gli venne in cuore ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 85: E poichè pasciuti erano bene il giorno, la notte alle lor case senza alcun correggimento di pastore si tornavano satolli.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 265: Egli vendè i panni,.... e guadagnonne bene.
Esempio: E Bocc. Filoc. 93: Non ci sarà tanto lontano, che noi nol possiamo ben sovente vedere.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 110: E basta ben dotarla bene [la fanciulla], e darla A qualche uomo da ben per moglie.
Definiz: § III. Bene, riferito alla maniera del vivere, del vestire, del nutrirsi, e simili vale Agiatamente, Comodamente, Riccamente, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 109: Seco sempre recando e ben da mangiare e ben da bere.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 243: Venduti adunque i suoi cavalli, e la sua famiglia acconcia in guisa che stava bene,.... gli disse ec.
Definiz: § IV. Bene, riferito al modo col quale le cose incominciano, procedono, succedono, riescono ec., vale Prosperamente, Felicemente, Faustamente, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 24: Nè mi parrebbe il dì ben poter andare, nè dovere la notte vegnente bene arrivare, che io non l'avessi la mattina detto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 56: Quanto è bene accaduto che non muora Quei che fu a risco di fiaccarsi il collo.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 11: Il solo cercar cose nuove, quando ben non succeda trovarle, non è senza lode.
Definiz: § V. Bene, riferito a fatti o azioni, che si considerano secondo un concetto di diritto, di legalità ec., vale Giustamente, Debitamente, Rettamente, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Però ti sta, chè tu se' ben punito, E guarda ben la mal tolta moneta, Ch'esser ti fece contra Carlo ardito.
Definiz: § VI. Bene si usa premettere a diversi participj, e così dicesi Ben guarito, Ben venuto, Ben tornato, Ben trovato, che è modo di salutare altrui e rallegrarsi che egli sia guarito, tornato ec. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 84: Disse: o Andreuccio mio, tu sii il ben venuto. Esso.... rispose: madonna, voi siate la ben trovata.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 114: Disse Morgante: tu sia il ben venuto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 73: Voi siate il ben venuto, amico caro. S. E voi il ben trovato, fratel mio.
Definiz: § VII. Ben venga o Ben ne venga, modo di salutare una persona la quale venga a trovarci: oggi in questo senso direbbesi Ben venuto. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 396: Le si fece lietamente incontro, dicendo: Ben venga la mia donna.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 38: Ben venga questo Sol, che sol può dare Lume a' miei occhi. F. O Dio! marito mio, Voi siate il ben trovato.
Definiz: § VIII. Bene talora è Particella riempitiva, che, acconciamente collocata, dà forza ed efficacia al discorso, e vale Per certo, Assolutamente, Nientemenochè, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Ben parve messo e familiar di Cristo.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 13: Chi vuole nelle virtudi entrare, ben dell'infanzia conviene che cominci.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 216: Ma se vi piace, io ve ne insegnerò bene una.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 14: Egli è qua un malvagio uomo, che m'ha tagliata la borsa con ben cento fiorini d'oro.
Esempio: Poliz. Rim. 40: Tra' piedi ha il cane, e sotto il braccio tace Una zampogna ben di cento canne.
Esempio: Bern. Orl. 15, 31: Via portato Correndo è dal caval per la foresta, Or dall'un canto, or dall'altro si piega, Fuor di se stesso andò ben mezza lega.
Definiz: § IX. Bene si usa ripeterlo, e dir Bene bene, singolarmente quando significa Molto, Compiutamente, In copia, Con intensità e simili; e acquista forza come di Superlativo. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 145: Nè ancora spuntavano gli raggi del sole ben bene, quando tutti entrarono in cammino.
Esempio: E Bocc. Teseid. 5, 17: Ma non gli parve via ben ben sicura, Però non se ne mise in avventura.
Esempio: Bandell. Novell. 3, 113: Pensa ben bene, che tanto non deve la nostra giovenil età gli armati eserciti dei nemici temere, quanto ec.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 32: Ben ben lo squadra e dice: egli è pur desso.
Esempio: Red. Esp. Insett. 55: Dopo averlo [lo scorpione] ben bene irritato ed inasprito, lo necessitai a ferir quattro volte profondamente il petto d'un piccion grosso.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Mi spolvero ben ben giubba e cappello.
Definiz: § X. E di cosa, il cui resultato è molto incerto, diciamo: O bene bene, o male male.
Definiz: § XI. Bene bene, e la mattina era morto; dicesi di cosa che paia molto bene avviata, e che poi riesca a pessimo fine.
Definiz: § XII. Bene e meglio, modo familiare, che vale Assolutamente, Certamente, Compiutamente; come per es.:
Esempio: Esempio del Compilatore Egli farà questa cosa bene e meglio, Andrà in quel luogo bene e meglio; e simili.
Definiz: § XIII. Bene e non male, locuzione che vale Assaissimo; come:
Esempio: Esempio del Compilatore Ho dovuto faticar bene e non male, Ho gridato bene e non male; e simili.
Definiz: § XIV. Di bene in meglio, è modo che significa il procedere verso un bene sempre maggiore. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Oh Beatrice, quella che sì scorge Di bene in meglio sì subitamente, Che l'atto suo per tempo non si sporge!
Esempio: Bocc. Decam. 1, 106: Per lo quale di bene in meglio procedendo, la nostra compagnia.... viva e duri.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 122: Il Legato di Perugia scrive continuamente al Papa, come quella terra va di bene in meglio.
Esempio: Grazz. Pros. 180: Maravigliandosi sempre più di mano in mano, veggendo il prete andar di bene in meglio.
Esempio: Dat. Oraz. Crusc. 24: Per qualche piccola mutazione, e forse di bene in meglio, diversa non si dee riputare.
Esempio: Salvin. Odiss. 398: Sotto lui le genti Prosperando ne van di bene in meglio.
Definiz: § XV. Nè ben nè male, co' verbi Rispondere nè ben nè male, Replicare nè ben nè male e simili, vale Nè in un modo nè in un altro, Nè sì nè no, Nè pro nè contra.
Definiz: § XVI. Per bene, col verbo Fare per bene, Lavorare per bene e simili, vale A modo, Destramente, Accortamente. –
Esempio: Fag. Comm. 7, 69: Or datevi la mano. C. Datevela per bene, non com'aete fatto.
Definiz: § XVII. Per bene si usa comunemente a significare Assaissimo, Grandemente, Fortemente; come:
Esempio: Esempio del Compilatore Egli è stato battuto per bene, Piove per bene, e simili.
Definiz: § XVIII. Ben essere, che meglio scrivesi congiuntamente Benessere, usato in forza di Sost., vale Stato o Condizione prospera di fortuna, di salute, di vita, e simili. –
Esempio: Bocc. Lett. 7: Come i popoli hanno nelle loro particolari città, al bene essere di quelle, singolari leggi date; così ec.
Esempio: Machiav. Disc. 59: Non solamente gli augurj.... erano il fondamento in buona parte dell'antica religione de' gentili, ma ancora erano quelli che erano cagione del bene essere della repubblica romana.
Esempio: Sassett. Lett. 21: Con grandissima satisfazione ho inteso dalla vostra lettera il vostro bene essere.
Esempio: E Sassett. Lett. 37: Il che io mi son passato, avendo, o per un verso o per un altro, inteso del vostro ben essere.
Esempio: Bonc. Serm. 44: Chi considera pertanto che il ben essere dell'anima nostra consiste nel fruire la gloria del paradiso e la visione di Dio, le vorrà bene con quei mezzi ec.
Definiz: § XIX. Andar bene, vale figuratam. Procedere, Andare avanti, Riuscire prosperamente, sopra a tutto parlandosi di un'impresa, di un negozio, di un lavoro, e simili. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 113: Ch'io sono disposto nettare il paese, E vadi come vuole o bene o male.
Esempio: Savonar. Pred. 12: Allora la Chiesa di Dio andava bene.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 372: Oh! la mi va bene: i' mi vestirò da donna, e non sarò conosciuto.
Esempio: Dav. Tac. 1, 369: E le cose ora non gli andavano bene.
Esempio: Red. Lett. 2, 224: Se questi signori continuano a contentarsene e staranno cheti, il negozio andrà bene.
Definiz: § XX. Andar bene, vale anche Esser cosa ben fatta, utile, opportuna. –
Esempio: Cecch. Esalt. 5, 1: Come andria bene Che l'uomo si potesse qualche volta Far le ragion da se stesso.
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 343: Perchè non segua un tal disordine, voi dite che va bene il vendemmiare prima che l'uva giunga alla perfezione.
Definiz: § XXI. Colla prep. A, vale Aggiustarsi, Accomodarsi, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 401: Non so poi come [questo] si potrà accommodare, che ben vadia al caso nostro.
Definiz: § XXII. Andarne bene, detto di persona, vale Uscir prosperamente di un impaccio, di un pericolo, o simili, Succedergli felicemente una cosa, contro l'espettativa. –
Esempio: Med. Aridos. 1, 3: E tu n'andrai bene, se non ti caccerà via.
Esempio: Cellin. Vit. 290: Voi n'andate bene, se egli non vi fa altro che non vi rendere il cucino e le staffe.
Definiz: § XXIII. Esser bene, vale Esser cosa utile o conveniente. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 40: Signori, e' sarà bene a fare rifermare più forte la Porta a San Brancazio.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 3: Se lo fate per vendicarvi del mio non iscrivere, io capitolerò con esso voi; se per altro, saria bene a saperlo.
Definiz: § XXIV. Star bene, vale Convenire. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 53: E comecchè a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richesto, li quali già hanno di conforto avuto mestiere.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 79: Io non son fanciulla, alla quale questi innamoramenti steano oggimai bene.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 186: Io vi conosco dentro molte cose, le quali non istarebbe bene che io donassi.
Esempio: Cecch. Mogl. 1, 2: Il pregar non sta bene, e non varrà.
Definiz: § XXV. Star bene ad uno, vale Stargli il dovere, Meritar egli così. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 42: Avvegna che egli mi stea molto bene, chè io non la doveva mai lasciar salir di sopra.
Esempio: Cecch. Mogl. 4, 1: Ma gli sta molto ben, da poi che e' crede Più a te che a me.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 72: Sebben da un lato Ti stava ben, avendolo cercato.
Definiz: § XXVI. Star bene ad uno una cosa, vale Tornargli bene e aggiustata; e dicesi specialmente di vesti quando tornano bene indosso. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 219: Tu vedi innanzi innanzi come io sono bell'uomo, e come mi stanno bene le gambe in su la persona.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 254: Essendo egli bianco e biondo e leggiadro molto, e standogli ben la vita, avvenne ec.
Definiz: § XXVII. Star bene, dicesi pure di persona o di cosa che sia bene in assetto, bene abbigliata, bene addobbata.
Definiz: § XXVIII. Star bene vale anche Essere in buono stato. –
Esempio: Petr. Rim. 84: Per bene star si scende molte miglia.
Esempio: Stor. Pistol. 170: Anzi lo fece bene stare.
Esempio: Gell. Sport. 3, 3: Tre son quegli che stanno sì bene; il gallo del mugnaio, il cane del beccaio, e il fattor delle monache.
Definiz: § XXIX. Star bene, vale anche Essere in buona sanità. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 16: Io sto bene, e disidero che il somigliante sia di te e de' tuoi e de' nostri.
Definiz: § XXX. Sta bene, è modo che si usa a significare approvazione di quello che altri dice o fa.
Definiz: § XXXI. Bene sta, è formula di consenso, di approvazione; e si usò anche talora a maniera di ripieno, e pare che abbia alquanto dell'ironico. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 157: Bene sta, tu di' tue parole, tu.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 39: Frate bene sta, io me n'ho di coteste cose.
Definiz: § XXXII. Bene stia, o Ben possa stare il tale, maniera ora disusata di salutare. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 208: Ben possa stare Faziuolo.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 190: La quale.... con una donnesca piacevolezza levataglisi incontro.... disse: bene stea Federigo.
Definiz: § XXXIII. Chi sta ben, non si muova; e anche, non si muti; proverbio che vale: Chi è in buono stato non dee cercare di mutar condizione. –
Esempio: Pulc. L. Frott. 127: Chi sta ben non si muti.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 7: Chi sta ben non si muova; io vo', Capone, Servire infino a morte il mio padrone.
Definiz: § XXXIV. Tornar bene, vale Riuscire utile, opportuno, conveniente, Cadere in acconcio. –
Esempio: Dav. Eron. 10: Ho levato e aggiunto qualcosetta, secondo che m'è tornato bene.
Definiz: § XXXV. Detto di vesti, vale Aggiustarsi, Adattarsi bene alla persona.
Definiz: § XXXVI. Venir bene, dicesi per Essere a grado, Piacere. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 6: Nè s'accorgono che Esiodo chiamò queste sue fanciulle come ben gli venne.
Esempio: E Varch. Boez. 38: Di tutte quelle cose, le quali sono in podestà mia, larga e orrevole parte ti concedei; ora mi vien bene di ritirare a me la mano.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 257: Facciamo, M. Giovan Pietro, buona cera fin che si può, e significhi la cometa che ben le viene.
Definiz: § XXXVII. Bene è modo col quale si risponde altrui, approvando quel che c'è detto; ed è anche modo di affermare checchessia, e vale Per certo, Veramente. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 55: Ben lo feci, ma non fu un gran male.
Esempio: Legg. Tob. V. 29: Azaria e Tobiuolo rispuosono: ella è figliuola di Ruginello. Bene mi piace, disse Tobia.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 157: Disse la donna a Gianni: ora sputerai quando io il ti dirò? disse Gianni: bene.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 100: Ancora daccapo te ne consiglio, che tu oggi ti stea in casa.... La donna disse: bene io il farò.
Definiz: § XXXVIII. Bene, e più comunemente Bene bene, si adopra anco ironicamente, disapprovando quello che altri dice, e mostrando che male gli dee incogliere di quello che fa. Per es.:
Esempio: Esempio del Compilatore Tu vuoi andare a giuocare? Bene bene, te ne pentirai.
Definiz: § XXXIX. Bene, ed anche Oh bene! e Oh bene, oh bene! è esclamazione colla quale si dimostra contento o allegrezza per un fatto o avvenimento qualunque, e per lo più inaspettato.
Definiz: § XL. Talora come modo affermativo, in senso di Certamente, dicesi Sì bene. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 73: Disse Bruno: daratti egli il cuore di toccarla con un brieve che io ti darò? Disse Calandrino: sì bene.
Definiz: § XLI. Bene, posto nel principio del periodo avanti all'interrogativo, vale quasi quanto Dunque; ma oggi in questo senso più comunemente usasi Ebbene. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 128: La donna allora disse al suo amante: ben, che dirai?
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 38: Bene, Belcolore, de' mi tu far sempre mai morire a questo modo?
Definiz: § XLII. Or bene, vale Or dunque. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 44: Costei udendo ciò, avendo maggior voglia che l'altra di provare,.... disse: or bene, come faremo?