Lessicografia della Crusca in rete

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ASCIUTTO
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ASCIUTTO.
Definiz: Add. da Asciugare, contrario di Molle. Lat. siccus. Gr. ξηρός.
Esempio: Cr. 1. 11. 6. Il faggio è utile in luogo asciutto, ma per umidore si corrompe, e 'nfracida.
Esempio: Bocc. nov. 31. 16. Non come dolente femmina ec. ma come non curante, e valorosa, con asciutto viso, e aperto ec. così al padre disse.
Esempio: Dant. Inf. 9. Vid'io più di mille anime distrutte Fuggir, così dinanzi ad un, ch'al passo, Passava Stige colle piante asciutte.
Esempio: Petr. canz. 7. 2. Quando avrò queto il core, asciutti gli occhi.
Esempio: E Petr. 18. 7. Io per me son, quasi in terreno asciutto, Colto da voi.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Dittam. 1. 4. Ed egli: or vuoi un buon consiglio asciutto.
Definiz: §. II. Aggiunto a uomo, o altro animale, o ad alcun membro, Magro, Macilente, Stenuato. Lat. gracilis. Gr. ἰσχνός, λεπτός.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Per le quali amaritudini, afflizioni, e maninconie, diventò tristo, e asciutto, e perdè ogni tentazione.
Esempio: Lab. 31. Era di statura grande ec. asciutto, e nerboruto, e di non molto piacevole aspetto.
Esempio: Guid. G. 65. Il Re Priamo fue di lunga statura, asciutto ec.
Esempio: Morg. 15. 107. Corte le giunte, e 'l piè largo, alto, asciutto ec. Serra la coda e anitrisce, e raspa.
Definiz: §. III. Aggiunto parimente a uomo, dicesi, ma in modo basso, d'uomo meschino, e senza moneta, altrimenti Arso. Lat. mendicus. Gr. πτωχός.
Definiz: §. IV. Aggiunto a pane, vale Solo, e senza altro camangiare.
Esempio: Segn. Mann. Lugl. 1. 3. Non credere, che pretenda, che tu ti sazj di pane asciutto.
Definiz: §. V. Aggiunto a vento, dicesi di quel vento, che porta asciuttore.
Esempio: Sagg. nat. esp. 14. Potremmo ancora ec. quando traggono venti, venire in cognizione, quali di essi sieno più pregni d'umido, e quali più degli altri secchi, ed asciutti.
Definiz: §. VI. Giornate asciutte, vale Senza pioggia. Lat. dies sicci.
Definiz: §. VII. Aggiunto ad alcuna composizione, o scrittura, vale Priva d'ornato, Meschina.
Esempio: Infar. sec. Puossi sentire cosa ec. più asciutta, più sforzata, più fredda, più vana di queste? (stanze)