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Dizion. 5° Ed. .
CONTRAPPASSO
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CONTRAPPASSO. | Definiz: | Sost. masc. Si disse La pena consistente nell'infliggere al colpevole il male stesso che egli aveva recato altrui. |
Dal lat. contra, e passus partic. pass. di patior. – | Esempio: | Dant. Inf. 28: Così s'osserva in me lo contrappasso. | | Esempio: | Segn. B. Etic. volg. 244: Il qual nome [ἀντιπεπονθός] ho io tradotto contrappasso, seguendo in ciò l'autorità dell'eccellentissimo poeta Dante. | | Esempio: | E Segn. B. Etic. volg. appr.: Questo contrappasso da' nostri dottori di legge è detto la pena del talione, perchè tale sia il castigo, quale è stato il danno. |
| Esempio: | E Segn. B. Polit. volg. 61: Onde conchiude Aristotile che non questa unità e similitudine delle parti è quella cosa che conserva la città, ma il contrappasso. |
| Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 3, 8: Ingannatori, Truffator, ladri, pubblici assassini, Vuoi palesi o tra 'l manto, il contrappasso Hanno provato in sè, con giusto esame, Della malizia lor. |
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