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1) Dizion. 5° Ed. .
MARASCA
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MARASCA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Amarasca, di cui è aferesi; e intendesi tanto del frutto quanto della pianta. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 215: Altre (ciliegie) sono, le quali sono molto agre, e queste fanno molto minore arbore, e non crescono in alto molto diritto, ma solamente si spandono per gli lati, e queste si chiamano amarine o vero marasche, le quali fanno molte pianterelle nel suo circuito, sopra le sue radici, molto circondate di barbicelle abili a piantare.
Esempio: Speron. Op. 5, 137: La lattuca ti gioverà, e qualche marasca.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 64: I ciriegi son più fertili e pieni di frutto verso le cime, i corbezzoli, la querce, i fichi, i susini, le noci e le marasche nella più bassa parte, ed i lor frutti, più che sopra, sotto più grossi e sfoggiati.
Esempio: Copor. Rim. 282: E perchè gli è tra queste (ciliegie) e la famiglia Delle marasche emulazione e gara, L'una e l'altra di lor vanno in quadriglia.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 370: Ve n'è pure di una specie salvatica, detta marasca, la quale ha un sapore acido aspro, e alcuna con qualche amaro.
Esempio: Trinc. Agric. 44: Si scelgano (i noccioli) dalle ciriegie selvatiche perfettamente mature, che sono i più attivi e migliori; eccettuati quelli delle ciriegie marasche,... da' quali ne vengono sempre piante piccole.
Esempio: Past. Disc. Fluss. 62: Gioveranno i sughi e le decozioni di acetosa, acetosella,... agresto, sorbe, crespino, marasche di poggio ec.