1)
Dizion. 5° Ed. .
IMPRECARE.
Apri Voce completa
pag.282
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
IMPRECARE. Definiz: | Att. Invocare contro alcuno qualche grave danno, sventura, o gastigo divino. |
Dal lat. imprecari. – Esempio: | Cavalc. Frutt. Ling. 277: Sempre riprendeva con molta austerità, minacciandogli, e maledicendogli, ed imprecando ad essi pur guai. | Esempio: | Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 9, 11: Maledizione.... è quella, per la quale si pronunzia il male contro alcuno, questo desiderando e imprecando. | Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 3, 12: Non imprechi a costui bastoni o sassi, Nè gli brami spietati I birri ec. | Esempio: | Leopard. Paralip. 5, 23: Morte imprecando a quelle bestie sorde Dell'intelletto. |
Definiz: | § E assolutam. – |
Esempio: | Car. Eneid. 4, 966: Ciò detto, imprecando, Schiva di più veder l'eterea luce, Affrettò di morire. | Esempio: | Mont. Iliad. 9, 576: L'ira fuggendo E un atroce imprecar del padre mio. |
Esempio: | Manz. Poes. 138: Allor che a questa Ora tu stesso appresserai, giocondi Si schiereranno al tuo pensier dinanzi Gli anni in cui re non sarai stato, in cui Nè una lacrima pur notata in cielo Fia contra te, nè il nome tuo saravvi Con l'imprecar de' tribolati asceso. |
|