Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MASSIMA
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MASSIMA.
Definiz: Sost. femm. Principio, Proposizione, generale, fondamentale, che serve di norma, o di regola, per giudicare e per operare.
Dall'adiettivo massimo, quasi Proposizione massima. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 123: E questi luoghi sono certe proposizioni generali, da alcuni autori chiamate massime, non ristrette nè limitate a materia alcuna; le quali ec.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 609: Quelle proposizioni grandissime, che i Greci chiamano assiomi, cioè degnità, e i Latini proloquj, ovvero profati, e i Toscani principj, o veramente notizie prime, e noi Fiorentini le diciamo volgarmente massime.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 204: Convien.... di buon'ora stampar loro nell'animole massime di un cuor cristiano.
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 6, 227: Per recedere dalle massime abbracciate da essi con tanto impegno.
Esempio: Martin. T. V. 1, Ded.: A mantenere la semplicità de' costumi, a sostenere la uniformità delle massime, ad assodare la venerazione dovuta alle leggi, ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 317: Senza gli esempj le massime sono una cosa morta.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 225: Bisognerebbe distrugger tutte le massime degli economisti, confermate dall'esperienza, per dubitar di questo.
Esempio: Pap. L. Coment. 1, 13: Nè erano già pochi.... coloro a cui quadravano sì fatte massime e le tenevano per buone.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 83: Nè la falsa adottar massima sciocca Noi dobbiam, che inventò la greca scuola.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 12: Tu ti lamenti.... che la turba degli insegnanti non sia governata da alcuna massima direttiva.
Esempio: E Lambr. Dial. Istr. 17: Preservare i meno sagaci dal fraintendere e dall'abusare le massime venute in onore, e ripetute da tutti come gli oracoli della scienza nuova.
Definiz: § I. E per Concetto, Opinione, Norma, Principio particolare, che alcuno tenga o professi. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 170: Veggo che.... le vostre massime sono diverse dalle mie.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 166: Con rinfrescarle ne gli orecchi, di quando in quando, questa lor massima falsa, ricevuta per vera da chi non la prova.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 50: Avevano una massima, che chi temeva moriva.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 70: Essendo sua massima, che in conquiste di questa natura si debba andar dritto al capo, per trovarsi a fronte delle difficoltà maggiori con le forze meno diminuite che sia possibile.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 237: S'affaticherà indarno il malvagio ad orpellare, con eloquenza accattata e con apparente lustro di false ragioni, le sue massime, se non trova l'ignoranza ascoltatrice e discepola, che le accetti per vere e per buone.
Esempio: Maff. Anfit. 112: Il che da una mia massima procede, dalla quale non mi son mai dipartito nè son per dipartirmi già mai. Questa è di non fondare opinione o notizia nuova, e dalle ricevute diversa, in medaglia che si trovi sola, quantunque non apparisca che opporvi.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 1, 184: Promoveva agl'impieghi i seguaci delle sue massime.... e gli aderenti del suo partito.
Definiz: § II. Nome che si usò per indicare una Nota musicale del valore di otto battute; cioè del valore di tre lunghe nel tempo ternario o perfetto, e di due nel tempo binario o imperfetto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 249: La massima sarà l'averla (una fanciulla per moglie). Gh. Sì! mettila in musica, Ma cantala per breve, chè ci hai fracido Con tante lungherie e tante massime (qui in locuz. figur., e in ischerzo).
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 253: Il musico..., oltre la longa, ammette un'altra figura di maggior valore, che è la massima, equivalente al valore di due longhe, col dare alla massima il valore di otto battute, ec.
Definiz: § III. In massima, posto avverbialm., vale In genere, Salvo eccezioni possibili, Astrattamente.
Definiz: § IV. Avere per massima, o per una massima, checchessia, vale Averlo, Tenerlo, come principio, norma, regola, dei proprj atti. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 145: Abbiate per una massima, che, o in città libera, o in governo stretto, o sotto uno principe che voi siate, è impossibile coloriate tutti e' vostri disegni.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 78: Non guardate che sia scarso o negligente nello scrivere, perchè io ho per massima e per rimedio ancora delle mie indisposizioni, di far questo mestiere il manco ch'io posso, e solamente quando importa o per l'amico o per me.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 5: Il Borelli non me lo crederebbe, che ha per massima, che non si possa esser uomo e non esser maligno.