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CIMA.
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CIMA.
Definiz: Sommità. Lat. vertex, apex. Gr. ἄκρον.
Esempio: Din. Comp. 2. 29. Gli animali ec. andranno su per le cime delle torri di Pistoia.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 1. Estimava io, che lo 'mpetuoso vento, e ardente della 'nvidia non dovesse percuotere, se non l'alte torri, o le più levate cime degli alberi.
Esempio: Dant. Inf. 9. Perocchè l'occhio m'avea tutto tratto Ver l'alta torre alla cima rovente.
Esempio: E Dan. Inf. 27. Quand'un'altra, che dietro a lei venia, Ne fece volger gli occhi alla sua cima.
Esempio: Cr. 9. 63. 3. Gli si dieno (a' vitelli) le tenere vettucce degli arbori, e bronchi morbidi, e le cime dell'erbe verdi.
Esempio: Libr. cur. malatt. Togli un manipolo di cime di santoreggia.
Esempio: Ricett. Fior. Debbonsi pigliare le cime colle foglie, e co' fiori, che sono in esse.
Definiz: §. I. Cima figuratam. Lat. vertex, apex. Gr. ἄκρον.
Esempio: M. V. 1. 65. Conte montato nella cima della sua superbia.
Esempio: Petr. son. 50. Ch'a passo a passo è poi fatto signore Della mia vita, e posto in sulla cima.
Esempio: Dant. Purg. 19. Intra Siestri, e Chiaveri s'adima Una fiumana bella, e del suo nome Lo titol del mio sangue fa sua cima.
Esempio: But. Fa sua cima, cioè fa sua altezza, imperochè infino a quel grado d'altezza montarono.
Definiz: §. II. Cima, significa anche Eccellenza; presa la metaf. dall'eminenza della cima. Lat. fastigium. Gr. ὑπεροχή.
Esempio: Dant. Purg. 6. Che cima di giudicio non s'avvalla.
Esempio: Franc. Barb. 208. 8. Ch'ancora dei Pensar, ch'i rei Non hanno, ec. Di vendetta cima.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 83. Le cose sue faceva Cesare ministrare a cima d'uomini.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 15. 217. Acrato Liberto cima de' ribaldi.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 47. E col caval d'ogni altro pregio, e cima Intorno volta, e fa grande affoltata.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 26. 20. Egli è fior dell'ardir, se tu sei cima.
Esempio: Ambr. Cof. 3. 2. Egli è necessario, Che sia cima d'uomo, ed abbia il diavolo Addosso.
Esempio: E Ambr. Cof. 3. 6. In fin tu sei cima d'uomo, tu te le Sai molto bene.
Definiz: §. III. Andar su per le cime degli alberi, vale Voler troppo sofisticare, Aver troppe pretensioni, Sollevarsi di soperchio. Lat. nubes, et inania captare.
Esempio: Varch. Ercol. 99. Di coloro, che favellano in punta di forchetta; cioè troppo squisitamente, e affettatamente, e, come si dice oggi, per quinci, e per quindi, si dice, andare su per le cime degli alberi, simile a quello, cercare de' fichi in vetta.