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Dizion. 5° Ed. .
CANUTEZZA
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CANUTEZZA. | Definiz: | Sost. femm. Astratto di Canuto. L'esser canuto. – | | Esempio: | Benciv. Mes. 45: Ungasi i capelli [colla colloquintida]; gli fa neri, e tarda la canutezza, e non gli lassa cadere. |
| Esempio: | Adim. A. Pind. 64: Le ragioni della canutezza posson vedersi appresso a Aristotele. | | Esempio: | Segner. Paneg. 2, 407: Uomo almeno, a cui la canutezza del crine accrescesse venerazione, e la serenità del sembiante acquistasse ossequio. | | Esempio: | Salvin. Disc. 2, 486: Se adunque tanto è degna di rispetto e la calvezza e la canutezza, quanto vituperevole è di coloro la tracotanza, che l'una e l'altra si sdegnano di mostrare? |
| Definiz: | § I. E per l'Età senile. – | | Esempio: | Albanz. Bocc. Donn. fam. 177: Giudicando essere meglio di scendere all'inferno con acerba morte con sì fedele fanciulla, che aspettare la canutezza cogli non fidati cittadini. |
| Definiz: | § II. Trovasi anche figuratam. – | | Esempio: | Collaz. SS. PP. R. 50: Medesimamente l'anima nostra.... quando è.... pervenuta alla più ferma e forte [età], e da quella pervegnendo alla canutezza de' sentimenti ec. |
| Esempio: | Giacomin. Oraz. 85: In questa canutezza del mondo con tanto ardore faticano. |
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