Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
VEGNENTE, e VENENTE
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VEGNENTE, e VENENTE.
Definiz: Che viene, prossimo a venire. L. futurus, proximus.
Esempio: Bocc. nov. 77. 29. Che la notte vegnente, senza più indugio, dovesse far quello.
Esempio: Liv. dec. 3. L'anno vegnente furono fatti Consoli.
Esempio: Cr. 4. 35. 2. Anche dicono, che se 'l vino con la feccia lungo tempo dimori, che venente il calore, ella si gli s'incorpori, che, ec.
Esempio: E Cr. lib. 10. 33. 1. E 'l lupo venente, volendo pigliar l'oca, o l'agnello, cade nella fossa.
Definiz: ¶ Diciamo anche vegnente, per rigoglioso, e appariscente, e da crescer tosto.
Esempio: Dav. colt. l'altro, ec. cogli per magliuolo s'egli è vegnente, e senza rimettiticci.