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Dizion. 4° Ed. .
INCENSO
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INCENSO.
Definiz: | Lagrima d'un piccolo albero Arabico, e s'abbrucia ne' sacrificj. Lat. thus
incensum. Gr. λίβανος,
θύαμα. |
Esempio: | G. V. 1. 23. 4. Perocchè vi furo gli sacrificatori alli Dii, con fummo d'incenso,
detto tuscio. |
Esempio: | Dant. Inf. 24. Erba, nè biada in sua vita non pasce, Ma sol d'incenso lagrime, e
d'amomo, E nardo, e mirra son l'ultime fasce. |
Esempio: | Cr. 4. 40. 5. Togli gruogo dramme tre ec. d'incenso maschio stacciato dramme
tre. |
Esempio: | Gr. S. Gir. 64. Tre Re vennono a offerere al nostro Signore oro, e mirra, e
'ncenso. |
Esempio: | Ricett. Fior. 44. L'incenso è una gomma ec. di un arbore, che nasce in Arabia
ec. il meglio è il mastio bianco, e di granella alquanto rotonde, che rompendosi son grasse ec. |
Esempio: | E Ricett. Fior. appresso: Della scorza dell'incenso si elegge
quella, che è grassa, fresca, odorata, liscia, grossa, e non cartilaginosa. |
Definiz: | §. I. Dare incenso altrui, vale Lusingarlo, Adularlo. Lat. assentari,
adulari. Gr.
κολακεύειν. |
Definiz: | §. II. Dar l'incenso a' morti, o a' grilli, proverb. che vale Far cosa, che non serva a niente,
Gettar via il tempo. Lat. oleum, operamque perdere. Gr. εἰς πίθον
τετρημένον ὕδωρ
ἀντλεῖν. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 6. 47. Ma che bisogna dar più incenso a' morti? Chi ha più forza,
questa insegna porti. |
Esempio: | Cecch. Servig. 5. 10. Che volevi tu, ch'io facessi? F. oh sì ora Il dirlo è
proprio un dar l'incenso a' morti. |
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