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Dizion. 4° Ed. .
ADESCARE.
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ADESCARE.
| Definiz: | Propriamente Allettare coll'esca, Aescare; e per metaf. Invitare, e Tirare uno alle voglie sue con lusinghe, con
allettamenti, e con inganni. Lat. allicere, illicere. Gr. δελεάξειν
δελεάζειν. |
| Esempio: | Lab. 317. Non d'essere stato schernito, come forse ti fai, tu piagnerai, e
lamenterai, ma d'averti, a modo ch'un nibbio, lasciato adescare, e pigliare alle busecchie. |
| Esempio: | Bocc. nov. 32. 6. Egli seppe in sì fatta guisa li Viniziani adescare, che egli
quasi d'ogni testamento, che vi si faceva, era fedel commessario. |
| Esempio: | E Bocc. nov. 77. 6. Pensandosi, che quanti più n'adescasse, e
prendesse col suo piacere, tanto di maggior pregio fosse la sua bellezza, ec. |
| Esempio: | Dant. Inf. 13. E 'l tronco: sì col dolce dir m'adeschi, Ch'io non posso tacer.
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| Definiz: | §. E neutr. pass. |
| Esempio: | Bern. rim. Ed io di lui pensando sì m'adesco, Che credo di morir se mai v'arrivo.
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