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Dizion. 4° Ed. .
CONCLUSIONE
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CONCLUSIONE.
Definiz: | Termine loicale. Quella parte di ragionamento, la quale conchiude. Lat. conclusio,
rationis conclusio. Gr. συλλογισμός. |
Esempio: | Retor. Tull. M. A. Conclusione è la sesta parte della dicería, la quale si può
fare in tre modi. |
Esempio: | Bocc. nov. 2. 10. Aspettava dirittamente contraria conclusione a questa.
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Esempio: | E Bocc. nov. 59. 2. Nondimeno men'è pure una rimasa da
raccontare, nella conclusion della quale si contiene un sì fatto motto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 71. 4. La donna dopo molte novelle, venne a
questa conclusione. |
Esempio: | Petr. cap. 7. Più ti vo' dir per non lasciarti senza Una conclusion, ch'a te fia
grata Forse d'udir in su questa sentenza. |
Definiz: | §. I. Venire a conclusione, trattandosi d'alcuna operazione, vale Dar fine, Terminare. Lat.
absolvere, perficere. Gr. ἀποτελεῖν. |
Definiz: | §. II. In conclusione, posto avverbialm. vale lo stesso, che Finalmente. Lat.
in summa, denique. Gr. τέλος, τὸ
ἔσκατον. |
Esempio: | Cron. Morell. 270. In conclusione recati a questo, di nascondere la roba tua, e 'l
guadagno, quanto t'è possibile. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 22. 22. Ordauro più volte era venuto Là per vedermi, ed in
conclusione Altro mai, che 'l castel non ha veduto. |
Definiz: | §. III. Conclusione, si chiama Il disputare di materie per lo più filosofiche, o teologiche. Lat.
theses. Gr. θέσεις. |
Definiz: | §. IV. Conclusione, vale anche il Disteso de' punti, sopra cui si disputa. |
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