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FAVULE e più comunemente, per sincope, FAULE.
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FAVULE e più comunemente, per sincope, FAULE.
Definiz: Sost. masc. Gambo della fava svelto e secco. –
Esempio: Domen. Plin. 522: Catone scrive donde si faccia grassume: metti sotto al bestiame pagliericci, lupini, paglie, fauli, e foglie d'ischio e di quercia.
Esempio: Soder. Coltiv. 30: Ottima cosa sarà loro l'orina vecchia marcita; e se manchi sterco, i favuli e fusti d'altri legumi faran buono effetto.
Esempio: E Soder. Coltiv. 52: Ponendovi attorno sotto terra corna di buoi o castrati, fascine, filiggine, favuli, sermenti triti, ec.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 184: Se [i frutti] non terranno le foglie o i fiori, scalzinsi le lor barbe, e quivi si cacci otto o dieci fascetti di fauli macerati nell'acqua.
Definiz: § I. Dicesi pure al Campo dove sieno state seminate fave. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 127: Seminansi [i lupini] ottimamente dopo la ricolta nelle stoppie o vero favuli due volte arati.
Esempio: Pulc. L. Bec. 21: E che per mezzo il favul per dispetto T'ho cacciato el buciacchio, e su pell'aia (qui in equivoco).
Esempio: Soder. Cult. Ort. 155: Si seminano [i lupini] dopo la raccolta in sul sodo e ne fauli arati due volte, intorno al principio di primavera.
Definiz: § II. Talvolta prendesi per la Caloria fatta per mezzo delle fave. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 111: La maggior quantità e larghezza delle foglie dei legumi fa diversificare la bontà e caloria delle biade; laonde ottima è quella delle fave, chiamata faule; poi quella delle roviglie e piselli.