Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
MOTTO
Apri Voce completa

pag.299


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» MOTTO
MOTTO.
Definiz: Ogni spezie di detto breve, arguto, o piacevole, o pungente, o proverbiale, o simile. Lat. dictum, verbum, sententia, proverbium, facetia, iocus, dicterium. Gr. ἔπος, γνώμη, παροιμία, στωμυλία, σκῶμμα.
Esempio: Bocc. nov. 53. 2. Vi voglio ricordare esser la natura de' motti cotale, che essi, come la pecora morde, deono così mordere l'uditore, e non come il cane; perciocchè, se come cane mordesse il motto, il motto non sarebbe motto, ma villanía.
Esempio: Dant. Par. 29. Ora si va con motti, e con iscede A predicare.
Esempio: G. V. 7. 119. 3. Si scusava per motti, che nullo lupo era usato di stare rinchiuso.
Esempio: Galat. 48. Sono i motti speziale prontezza, e leggiadría, e tostano movimento d'animo.
Definiz: §. I. Per Parola. Lat. dictum, verbum, sententia. Gr. ἔπος, λόγος, γνώμη.
Esempio: Dant. Purg. 5. Gli occhi rivolsi al suon di questo motto.
Esempio: Libr. Dic. Ma dolcemente parlando, volemo a motto a motto ragionar con voi.
Esempio: Morg. 13. 2. Con motti ben cogitati, e suavi Diceva al padre: così far si vuole.
Definiz: §. II. Far motto a uno, vale Parlargli per salutarlo. Lat. aliquem salutare, compellare. Gr. σπάζεσθαι, προσκαλεῖν.
Esempio: Varch. Ercol. 83. Fare motto ad alcuno significa o andare a casa sua a trovarlo per dimandargli se vuole nulla, o rincontrarlo per la via salutarlo, o dirgli alcuna cosa succintamente.
Esempio: Bocc. nov. 20. 11. Nè altrimenti fece motto a messer Ricciardo, che fatto s'avrebbe ad un altro forestiere.
Esempio: Dant. Inf. 9. E non fe motto altrui, ma fe sembiante D'uomo, cui altra cura stringa, e morda.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 81. Una donna andando per visitare Antonio, fece prima motto a Ilarione.
Definiz: §. III. Far motto, o Non far motto assolutam. vagliono Parlare, o Non parlare. Lat. mutire, ne mutire quidem . Gr. μύζειν, μηδὲ γρύζειν.
Esempio: Dant. Inf. 33. Ond'io guardai Nel viso a' miei figliuoi senza far motto.
Esempio: Bocc. nov. 17. 40. Niuno se ne muova, o faccia motto, se egli non vuol morire.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 208. Per la qual cosa impaurito non faccendo motto ad altrui, fuggíe al diserto.
Definiz: §. IV. Non far nè motto, nè totto, vale Star cheto cheto; modo di dire basso, come Nè uti, nè puti. Lat. insalutato hospite.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 158. E così fece sanza fare alcuna dimostrazione, o motto, o totto.
Esempio: Pataff. 2. Che non mi fece ancor motto, nè totto.
Definiz: §. V. Fare un motto d'alcuna cosa, o Toccare un motto d'alcuna cosa, o simili.
Esempio: Varch. Ercol. 83. Fare, o toccare un motto d'alcuna cosa, è favellarne brevemente, e talvolta far menzione.
Esempio: Bocc. nov. 26. 6. Gittò Ricciardo verso lei un motto d'un certo amore di Filippello suo marito.
Definiz: §. VI. Fate motto! maniera ammirativa, quasi si dicesse: Sentite, che cosa è questa! Giudicate se ciò può essere! modo basso.
Esempio: Malm. 2. 59. Sì eh! soggiunse l'orco, fate motto!