Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DETRARRE, accorciato da DETRAERE, e di cui alcune forme vengono da DETRAGGERE.
Apri Voce completa

pag.201


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
DETRARRE, accorciato da DETRAERE, e di cui alcune forme vengono da DETRAGGERE.
Definiz: Att. Levare, Toglier via; riferito ad alcuna parte di checchessia, o ad appartenenza o proprietà di alcuna persona.
Dal lat. detrahere. ‒
Esempio: Firenz. Comm. 1, 399: Io ho ributtato il nimico valorosamente, io gli ho detratte le spoglie, con le quali io possa rizzare un trofeo (qui per similit.).
Esempio: Soldan. Sat. 20: Stima la rosa Per quel ch'ell'è, detratto che n'hai 'l pruno.
Esempio: Marchett. Lucrez. 259: Mai di vagheggiar l'amato aspetto Saziar non ponno [gli amanti] i desiosi lumi, Nè detrar con le mani alcuna parte, Mentre per tutto il corpo errano incerti.
Definiz: § I. Comunemente riferiscesi a quantità, cifre, o simili, e vale Togliere da quantità o cifra maggiore; Sottrarre. ‒
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 240: Quando le tre figure che si detraggono, passano 500, si ha da aggiugner uno a quello che resta.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 20: Da tali quantità dovevasi detrarre l'aria atmosferica introdotta nell'operazione, ed espressa dalla differenza fra la capacità del matraccio e il volume costante d'acqua messo in esperimento.
Esempio: E Bicchier. Bagn. Montecat. 21: I pollici cub. 11 3/4 che la distillazione estrasse dall'acqua del Bagno Mediceo, se detratta ne venga l'aria preesistente nel matraccio, trovansi ridotti a tre pollici.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 240: Nel valutare gli utili che si danno dalle bestie, che si tengono su i poderi, io non so che si detragga la pigione delle stalle; nemmen si detrae il valor degli strami raccolti sul podere.
Definiz: § II. E per Scemare, Diminuire, l'intensità, il vigore, o simili, di checchessia; in costrutto con la particella A. ‒
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 251: Onde alcuni si confermarono sempre più in quest'opinione del medesimo Galilei, che l'aria detragga non poco all'impeto de' gravi che la fendono, e più sensibilmente ai corpi più leggieri.
Definiz: § III. Riferito a persona, atto, e anche cosa, usasi comunemente per Togliere ad essa alcun che nell'altrui stima, Scemarne il pregio o il merito, Deprimere con parole, Dirne male. Costruiscesi con la particella A, e talvolta anche direttamente; e trovasi pure con la particella Di. ‒
Esempio: Cavalc. Pungil. 114: Iob tribulato si lamentava di coloro che, dovendolo consolare, lo detraevano.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 293: Questo libro comprende ventiquattro peccati della lingua, cioè: Del bestemmiare,... del detraere, lusingare ec.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. 84: Stimolato dalla malizia dell'antico avversario, cioè dall'invidia, cominciò a detrarre di S. Benedetto, e a riprovare ogni suo fatto.
Esempio: E Cavalc. Pist. Eust. 387: E come sei ardito di detraere alle nozze, le quali sono da Dio benedette e approvate? A questo rispondo, che alle nozze non detraggo, nè lo matrimonio biasimo.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 511: Se con allegro volto udirai il detrattore, tu li dai cagione di detraggere.
Esempio: Medit. Pov. 36: E questi detraevano e biasimavano quelli che erano santi e buoni, e che furon principio della santa religione.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 8, 5: Alcuno, conviziando, intende di cacciare a terra l'onore del conviziato; e detraendo, iscemare la fama ec.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 265: Detraeva senza rispetto all'onore di Cesare, come di persona incapace di tanta dignità.
Esempio: Mart. V. Lett. 8: Perch'io non tenga un grandissimo conto, ch'una persona di tanto rispetto e di tanta prudenza, tolga sempre ad impugnare e a detrarre tutte le mie azioni.
Esempio: Giacomin. Oraz. 10: Nè è mio intendimento avvilire la greca o la latina eloquenza, e col detrarre a le lodi di queste, falsamente accrescere le lodi a la toscana.