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Dizion. 4° Ed. .
GRANDEZZA
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GRANDEZZA.
Definiz: | Astratto di Grande; Contrario di Piccolezza, e dinota Gran quantità. Lat. magnitudo,
granditas. Gr. μέγεθος.
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Esempio: | Arrigh. 45. Più gravemente cade colui, il quale è formato di grandezza di
giogante, che il nano. |
Definiz: | §. I. Per similit. |
Esempio: | Bocc. introd. 23. Doversi con pazienza passare la grandezza de' mali (cioè:
l'eccesso, la gravezza de' mali) |
Esempio: | Dant. Purg. 17. Brama, Ch'el sia di sua grandezza in basso messo (cioè:
altezza, dignità) |
Esempio: | E Dan. Purg. rim. 35. Mira quant'ella è pietosa, ed umile,
Cortese, e saggia nella sua grandezza. |
Esempio: | Dav. Colt. 161. Lascialo (il vino) tramutandolo svaporare, e perder
fummo, e grandezza, nimici del dolce (cioè: gagliardía, generosità, e potenza) |
Definiz: | §. II. Grandezza d'animo, per Magnanimità, o Grandigia. Lat. magnanimitas. Gr.
μεγαλοψυχία. |
Esempio: | Bocc. nov. 31. 16. E poi con fatti fortissimamente seguire la grandezza dell'animo
mio. |
Esempio: | E Bocc. num. 22. Conobbe il prenze la grandezza dell'animo
della sua figliuola. |
Esempio: | Cas. lett. 14. Sapendo io ec. quanta è la grandezza dell'animo suo.
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Esempio: | E Cas. lett. 50. La benignità, che V. M. si è degnata di
usar meco ec. non si può misurare, se non colla grandezza dell'animo, e della bontà sua. |
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