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1) Dizion. 5° Ed. .
FREMIRE.
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FREMIRE.
Definiz: Neutr. Lo stesso che Fremere, detto di animali feroci; ma non si userebbe se non talvolta in poesia, e in certi modi e tempi, nè si trova mai nei tempi composti.
Forma varia di fremere, modificato probabilmente per influsso del franc. frémir e del prov. frémir. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 445: I tori tragittano le corna in vòto, e spargono l'arena co' piedi: i leoni fremiscono.
Esempio: Ugurg. Eneid. 298: Quegli (il leone) fremisce co' la bocca sanguinosa.
Esempio: Car. Eneid. 10, 1134: A le reti aggiunto [il cignale] Si ferma, arruffa gli omeri, e fremisce Co' denti in guisa che non è chi presso Osi affrontarlo.
Esempio: E Car. Rim. 85: Lasso, che per pietà n'urlaro i lupi, Ne ruggiro i leoni, e fremir gli orsi.
Definiz: § I. Per estensione, vale Nitrire, Abbaiare, Gorgheggiare, e simili, secondo che parlisi di cavalli, o cani, o uccelli. –
Esempio: Liv. Dec.: Quivi era sì grande lo romore del fedire, e lo fremire de' cavalli, che era impossibile a vedere e a udire.
Esempio: Tav. Rit. 1, 405: Era sì grande lo romore degli cavalieri e lo percuotere de' ferri e 'l fremire de' cavalli, che parea che 'l mondo finisse.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 142: Volendo montare suso, incominciava lo cavallo a fremire, e a trarre calci, sicchè salirvi su non poteva per alcun modo.
Esempio: Ugurg. Eneid. 378: Usato [il cavallo] di bagnarsi nel noto fiume, va saltillando, e fremisce col capo levato in atto lussurioso e lascivo.
Esempio: Bocc. Fiamm. 132: Ode i queruli uccelli fremire con dolci canti.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 143: E fermandosi la bestia riguardava con mansueto sguardo, e incominciò a temere e a impaurire: e tirandosi indietro, fuggiva, e mugghiava come leone, e fremiva come cavallo.
Esempio: Salvin. Opp. 40: Tornato alla città, tosto conduce Presso al sentiero il can sagace, e questo Di repente sollevasi, e fremisce Per lo leprin vapore.
Definiz: § II. Per similit. detto di persona, vale Mandar suoni gravi e sordi, Fare strepito colla voce, per ira, sdegno; e altresì Gridare per gioia, e simili; anche con compimento costruito per mezzo della particella Di o Per, esprimente la cagione del fremere. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 429: Appresso questo, cominciò tutto il Senato a fremire, con ciò sia cosa che li tribuni fossero chiamati da tutte le parti della corte.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 390: Tutta la schiera cominciò a fremire di gioia, e diceva l'uno all'altro: Ecco, vedi venire le legioni coll'altro consolo.
Esempio: Varch. Boez. 124: Chi non possente raffrenar l'ira, rogge e fremisce per la stizza, si creda aver animo di lione.
Esempio: Mont. Poes. 1, 258: E un dar subito all'arme, ed un fremire Di cruda plebe, e dietro al fuggitivo, Siccome veltri dal guinzaglio, uscire.
Esempio: E Mont. Poes. 2, 208: Mi fer l'orrende profezie fremire.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. G. Dant. Maian. 72: Ma sovra ciò mi sento el cor fremire.
Esempio: Vill. M. 35: I giovani baroni.... e i baldanzosi cavalieri napolitani.... fremivano nell'animo di uscire fuori, e di correre sopra i nimici.
Definiz: § IV. Pure figuratam., detto specialmente di mare, selve, luoghi, e simili, vale Romoreggiare; e altresì Echeggiare, Risonare. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 3: Quelli (i venti), indignandosi, con grande mormorio del monte, fremiscono intorno a li chiostri loro.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 316: Siccome quando i sassi fremiscono, e la percossa alga si rifiede da lato.
Esempio: Bocc. Amet. 72 t.: Li molti e varj suoni fecero la rilucente aula fremire spesse volte.
Esempio: E Bocc. Filoc. 212: Egli nella sua mossa fece tutto il campo risonare e fremire.