Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
DILICATO
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DILICATO.
Definiz: soave al tatto, morbido, liscio, contrario di ruvido. Lat. delicatus, mollis.
Esempio: Bocc. nov. 8. 3. La quale ci ha fatte ne' corpi dilicate, e morbide.
Esempio: E Bocc. nov. 13. 17. Trovò due poppelline tonde, e dilicate, non altramenti, che se d'avorio fossero.
Definiz: ¶ Per soave al gusto. Lat. suavis.
Esempio: Bocc. g. 2. f. 9. Servíti di buone, e dilicate vivande.
Definiz: ¶ Per netto, pulito, delizioso, esquisito. Lat. delicatus, nitidus.
Esempio: Bocc. nov. 99. 16. Considerando, ec. Che i mercatanti son netti, e dilicati huomini.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 4. Era il più leggiadro, e 'l più dilicato cavaliere, che a quei tempi si conoscesse [cioè affetato, pulito, e appunto]
Esempio: E Bocc. proem. n. 8. Come nelle dilicate donne veggiamo [cioè gentili]
Esempio: Amm. ant. Dilicato maestro è, il quale con ventre pieno, conforta a digiunare: dir male dell'avarizia eziandio lo ladro puote [cioè gentil di bocca]
Definiz: ¶ Per, delizioso, semplicemente, che apporta delizie.
Esempio: Petr. cap. 4. Una Isoletta dilicata, e molle.
Definiz: ¶ In vece di puro, purgato. Lat. purus.
Esempio: Tes. Br. 2. 31. Lo fuoco, ch'è di sopra si ha una stremitade, che tuttavia va in suso: e quella è la più dilicata, e la più leggiera, L'altra stremitade è di sotto, che è men leggiera, e men dilicata, che l'altra.
Esempio: E Tes. Br. lib. 3. cap. 5. Quella, che corre per pietre, è migliore acqua, per lo percuotere delle pietre, che la fanno più dilicata.
Definiz: ¶ Per di gentil complessione, contrario di robusto. Lat. debilis.
Esempio: Passav. car. 10. Veggendo io, come io era tenero, delicato, e che niuna cosa malagevole, o aspra poteva sostenere.