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1) Dizion. 5° Ed. .
BELZUAR e BEZZUAR, BEZZOAR e BEZZOARRE.
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Dizion. 4 ° Ed.
BELZUAR e BEZZUAR, BEZZOAR e BEZZOARRE.
Definiz: Sost. masc. e femm. Sorta di concrezione a modo di pietra, che si forma nel ventricolo, negl'intestini e nella vescica di certi animali, e alla quale si attribuirono molte, ma imaginarie, virtù medicinali; onde si contraffaceva anche artificialmente per cavarne guadagno.
Dal pers. bedzahar, antidoto. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 3: Avvertasi Alla belzuar; le fucine De' fonditori ne producon molte Con altre pietre e preziose e vili.
Esempio: Segner. Pred. 1, 3: Non i bezzuarri orientali, non le perle macinate, non gli ori potabili, non i giulebbi gemmati.
Esempio: Pallav. Ben. 132: Se di questa virtù si spogliasse il più fino bezzoarre d'Oriente, e il più eccellente alicorno d'Africa, nulla più si cercherebbono.