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1) Dizion. 5° Ed. .
GENERARE.
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GENERARE.
Definiz: Att. Produrre un suo simile, Dargli naturalmente l'essere, Procrearlo; detto dell'uomo o degli animali.
Dal lat. generare. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Mia madre a servo d'un signor mi pose, Che m'avea generato d'un ribaldo, Distruggitor di sè e di sue cose.
Esempio: E Dant. Parad. 3: Quest'è la luce della gran Gostanza, Che del secondo vento di Soave Generò il terzo e l'ultima possanza.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 52: Generò Isac, e circunciselo l'ottavo dì; e cosi poi Isac generò Giacob.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 505: O giovane, generato dell'iddii e che dèi generare iddii, glorifica te per nuova virtù; così si va alle stelle.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 145: Se tu il volessi avere generato a' barattieri, insegnali o lascialo giucare a' punti segnati ne' noccioli divisi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 18: Non è finto il destrier, ma naturale, Ch'una giumenta generò d'un grifo.
Esempio: Domen. Plin. 360: Le labra, delle quali sono chiamati i labeoni, e la bocca hanno gli animali che generano animali.
Esempio: Speron. Op. 5, 582: Sappia ognuno, che io [Sperone Speroni] di mia moglie mad. Orsolina da Stra, nobile padrona, generai tre figliole.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 266: Questa [Maria] è quella genetrice che ha generato la vita all'uomo.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 40: Generò [Giovan Batista] due figlioli maschi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 98: Calpesterai il corpo morto di colei che ti generò.
Esempio: Dav. Scism. 372: E dubitando [Anna Bolena] di non dover di lui più generare, e pur volendo esser madre di re, pensò di giacersi con Boleno suo fratello, non sospetto.
Esempio: Segner. Op. 4, 741: L'altre madri prima di generare i loro figliuoli non li conoscono.
Definiz: § I. E semplicemente per Produrre, Dare esistenza, riferito a cose fisiche. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 234: E io vedendo la detta figura così bella e lucente, avvegna che avessi dallo incominciamento paura, m'assicurai tostamente pensando che cosa rea non potea così chiara luce generare.
Esempio: Dant. Inf. 25: Mentre che il fumo l'uno e l'altro vela Di color nuovo, e genera il pel suso Per l'una parte, e dall'altra il dipela.
Esempio: E Dant. Conv. 255: Ultimamente in massima lode di sapienzia dico lei essere madre di tutto qualunque principio; dicendo che con lei Iddio cominciò il mondo, e spezialmente il movimento del Cielo, il quale tutte le cose genera, e dal quale ogni movimento è principiato e mosso.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 58: Quando [la rena] è atta a generare arbuscelli o fichi salvatichi, allora è pessima per tenere insieme la muraglia.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 62: Sarannoci indizj manifesti che il terreno doverrà essere commodo, queste cose: ciò è.... se egli non genererà alberi di sorte alcuna, o quelli solamente che nascono in terreno molto duro e molto serrato.
Esempio: Speron. Op. 1, 22: La terra illustrata e scaldata dal lume del cielo genera alcuna volta fumi cattivi.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 44: E sotto i piè mi veggio or folte, or rade Le nubi, or negre, ed or pinte da Iri: E generar le pioggie e le rugiade Risguardo, e come il vento obliquo spiri.
Esempio: Capor. Rim. 520: Genera fumo il fuoco, e questo il toglie.
Esempio: Red. Cons. 1, 52: Sono di parere che.... portato [l'umore] col moto suo naturale fino alle gambe, non sia poscia stato potente a seguitare il suo moto, per la sua troppa ed eccessiva crassizie, e per conseguenza, stagnando, abbia enfiato le gambe, e generatovi un tumore floscio.
Definiz: § II. E figuratam. dicesi di linee, o di figure geometriche, ovvero di numeri, in quanto le prime col loro movimento, o con la loro rivoluzione, i secondi per mezzo della moltiplicazione, producono una data figura, o quantità.
Definiz: § III. E per Produrre come effetto, Cagionare. –
Esempio: Dant. Inf. 16: La gente nuova e i subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te.
Esempio: E Dant. Purg. 23: Chi crederebbe che l'odor d'un pomo Si governasse, generando brama, E quel d'un'acqua, non sappiendo como?
Esempio: E Dant. Conv. 234: Filosofia non è altro che amistanza a sapienzia, ovvero a sapere; onde in alcun modo si può dire ognuno filosofo, secondo il naturale amore, che in ciascuno genera desiderio di sapere.
Esempio: Barber. Docum. Am. 335: Ti generrà nel cuore Pavent' o gran dolore.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 45: Al quale, o la qualità [del vino],... o forse il saporito bere che a Cisti vedeva fare, sete avea generata.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 564: L'avere fatto quello si fece all'uscita della Signoria vecchia, è piuttosto da generare odio che pace.
Esempio: Cas. Pros. 3, 302: Costoro adunque co' loro modi generano sospetto negli animi delle persone.
Esempio: Don. Comp. Music. 54: La seconda [sorte della musica], quella che genera più vivace letizia e giubbilo, che chiamavasi diastaltica.
Esempio: Maff. Anfit. 23: Intraprese Vespasiano il portento delle fabriche nell'Anfiteatro di tutta pietra, che genera ancor maraviglia con quel pezzo della corteccia, che ne sussiste.
Esempio: Capp. Econ. 408: Come il dolore è posto nel mondo per esercitare la virtù, così il bisogno per generare l'allegrezza, che è premio della virtù.
Definiz: § IV. Neutr. pass. Generarsi Aver l'essere, Venir procreato. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 151: O tu manifesta, di cui questo parto si generasse, o tu morrai senza indugio.
Definiz: § V. Per similit. –
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 119: Perchè.... non venisse a generarvisi nella mente qualche farfallone così stempiato, che, per farlo poi uscir fuori, vi s'avesse a far, come dicon le favole ch'e' fu fatto a Giove, ec.
Definiz: § VI. E per Venire ad essere, Nascere, Formarsi, Prodursi; detto di cose fisiche. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 365: Delli lustri generati sopra li sperici egualmente distanti dall'occhio, quello sarà di minore figura che si genererà sopra sperico di minore grandezza.
Esempio: Tass. Dial. 1, 360: Secondo l'ordin de la natura, le cose prima si generano e poi si corrompono.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 151, 1: Alcuni vacui, che lasciano gli architetti nelle grossezze de' fondamenti,... affinchè per essi possano traspirare i vapori che si generano sotto il terreno.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 119: Dibattendosi alquanto l'acqua medesima, si genera in essa una certa spuma.
Definiz: § VII. E detto di cose morali. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 28: Perchè molte brighe si generavano, e non si trovava chi si inframettesse per loro, se none i principi della Magna.
Esempio: Dant. Conv. 245: Il primo studio, cioè quello per lo quale l'abito si genera.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 79: E se bene vi si genera timore, considerando la ingratitudine vostra, ec.
Definiz: § VIII. E Term. de' Matematici; detto di figure, o di numeri, vale Derivare da altra figura, Risultare da quantità moltiplicate tra loro. –
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 5: Numero cubico, il qual nasce dalla radice d'un quadrato, e quello il qual si genera dalla multiplicazione doppia d'alcun numero in sè stesso, o dalla moltiplicazione sua semplice.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 19: La fo fluire (la retta A C) sovra la stessa retta A B, ed oltre la retta A C concepisco il suo flusso: con sì fatto flusso si genera la superficie rettangola A D, la quale ec.