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Dizion. 5° Ed. .
ERRANTE.
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pag.222
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ERRANTE. Definiz: | Partic. pres. di Errare. Che erra, ne' varj sensi del verbo. |
Lat. errans. ‒ Esempio: | Dant. Vit. nuov. 92: E fu sì forte la errante fantasia, che mi mostrò questa donna morta: e pareami che donne le coprissero la testa con un bianco velo. | Esempio: | Cic. Ufic. 60 t.: E dire che delle cose grandissime non sia arte, quando nessuna delle cose minime è sanza arte, s'appartiene a uomini parlanti con poca considerazione e in grandissime cose erranti. |
Definiz: | § I. E in forma di Add. Che è in errore, Che sbaglia, Giudicante non rettamente delle cose, o di alcuna cosa, Che è in condizione abituale di pigliare errore. ‒ | Esempio: | Dant. Purg. 25: Ma come d'animal divenga fante Non vedi tu ancor: quest'è tal punto Che più savio di te già fece errante. | Esempio: | E Dant. Parad. 20: Chi crederebbe giù nel mondo errante Che Rifeo troiano in questo fondo Fosse la quinta delle luci sante? | Esempio: | Poliz. Rim. C. 11: Costui, che 'l vulgo errante chiama Amore, È dolce insania a chi più acuto scorge. | Esempio: | Rucell. G. Ap. 59: Le chiare acque, Che Quaracchi oggi il vulgo errante chiama. | Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. G. 225 var.: Amor non è quel ch'amor qui si crede Dal vulgo errante e da gli uomini sciocchi, Posto in beltà ch'ogni momento scema. | Esempio: | Giannott. Op. 2, 12: Le quali [cose] di continovo sentiamo essere in bocca dell'errante plebe. | Esempio: | Dav. Oraz. 465: Giudicio non errante [di Dio] che scelse forse quest'uomo (Cosimo), piaciuto al suo cuore. |
Definiz: | § II. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 298: Parrà forse ad alcun che 'n lodar quella, Ch'i' adoro in terra, errante sia 'l mio stile, Facendo lei sovr'ogni altra gentile, Santa, saggia, leggiadra, onesta e bella: A me par il contrario; e temo ec. |
Definiz: | § III. E per Che si diparte dal vero, o dal bene, o dall'ordine, Traviato, e simili; o semplicemente Che in checchessia si allontana dal retto cammino. ‒ |
Esempio: | Dant. Parad. 12: Ma contra il mondo errante [addimandò] Licenzia di combatter per lo seme, Del qual ti fascian ventiquattro piante. | Esempio: | Strat. Mor. S. Greg. 1, 5: Adunque a l'uomo errante è data la legge; a l'uomo errante, el quale è posto sotto la legge, e addutto lo testimonio di coloro, che son fuori di legge. | Esempio: | Libr. Amor. 49: Se tal femina tale amadore errante rivocar vuole, suo proponimento e pensier d'animo li de' celare, e dimostrar che del turbamento d'amore suo animo non sia commosso. | Esempio: | Mars. Lett. 31: Se del vostro conoscimento non mi fossi fidato, non ve n'avrei parlato; ma veggendo che potea giovare ad assicurarvi nel bene, e a non temere quello che non bisogna, per conscienzia errante, e per dirvi l'animo mio, ho detto tanto, che forse vi sarà rincresciuto. |
Definiz: | § IV. E per Che va qua e là senza saper dove, o senza avere un proposito prestabilito, Che va attorno per luoghi diversi, Vagante, e anche Ramingo: ma in questo senso è d'uso più che altro poetico. ‒ | Esempio: | Petr. Rim. 1, 31: Spirto doglioso, errante, mi rimembra, Per spelunche deserte e pellegrine Piansi molt'anni il mio sfrenato ardire. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 4: Tu magnanimo Alfonso, il qual ritogli Al furor di fortuna, e guidi in porto Me peregrino errante, infra gli scogli, E fra l'onde agitato (qui in locuz. figur.). | Esempio: | E Tass. Gerus. 12, 77: Vivrò fra i miei tormenti e fra le cure, Mie giuste furie, forsennato, errante. | Esempio: | E Tass. Gerus. 14, 18: Così alfin tutti i tuoi compagni erranti Ridurrà il ciel sotto i tuoi segni santi. | Esempio: | E Tass. Gerus. 19, 101: Errante ancella, altro soggiorno Cercati pure. |
Definiz: | § V. E figuratam. ‒ |
Definiz: | § VI. E detto di animali. ‒ |
Esempio: | Beniv. Eglogh. 93 t.: Ma tu che insin dal ciel temperi e reggi Nostro stato, Signor, liete e tranquille Volgi tue luce a queste errante greggi (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Tass. Gerus. 7, 106: Là giacere un cavallo, e girne errante Un altro là senza rettor si mira. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 279: I cani così fidi ai lor padroni Scuotere adesso il giogo, e andare erranti! |
Definiz: | § VII. Pure per Vagante, Scorrente qua e là, detto figuratam. e poeticam. di cosa. ‒ |
Esempio: | Leopard. Poes. 67: Tu primo il giorno, e le purpuree faci Delle rotanti sfere, e la novella Prole de' campi, o duce antico e padre Dell'umana famiglia, e tu l'errante Per li giovani prati aura contempli. |
Definiz: | § VIII. Detto di popoli, schiere, e simili, vale Che non ha stabil sede, Che passa a proprio talento da un luogo in un altro; Nomade. ‒ | Esempio: | Tass. Gerus. 5, 88: L'insano ardire e la licenza Di que' barbari erranti è omai sì grande, Che 'n guisa d'un diluvio intorno senza Alcun contrasto si dilata e spande. | Esempio: | E Tass. Gerus. 6, 10: Soliman di Nicea, che brama in parte Di vendicar le ricevute offese, Degli Arabi le schiere erranti e sparte, Raccolte ha fin dal Libico paese. | Esempio: | E Tass. Gerus. 9, 3: Ciò detto, vola ove fra squadre erranti, Fattosen duce, Soliman dimora. | Esempio: | E Tass. Gerus. 15, 21: Trascorrer poi le piagge ove i Numidi Menar già vita pastorale erranti. |
Definiz: | § IX. Figuratam., detto di vita, vale Proprio di persona vagante o raminga, ed altresì Proprio di popoli nomadi. ‒ | Esempio: | Tass. Gerus. 12, 33: Da quella vita errante e peregrina, Nella patria ridurmi ebbi vaghezza. |
Definiz: | § X. Pur figuratam. e poeticam., detto di casa, città e simili, per Non stabile, Tale da potersi trasportare da luogo a luogo, o da potersi erigere dove più accomodi. ‒ |
Esempio: | Tass. Gerus. 17, 21: Ecco altri Arabi poi, che di soggiorno Certo non sono stabili abitanti. Peregrini perpetui, usano intorno Trarne gli alberghi e le cittadi erranti. |
Definiz: | § XI. E pure figuratam. e poeticam., aggiunto di piede errante, passo errante, orma errante, e simili, vale Incerto, Non rivolto a un luogo determinato; ed altresì Mal fermo o Mal sicuro, Vacillante, e simili. ‒ |
Esempio: | Bemb. Asol. 32: Ove men porta il calle o 'l piede errante, Cerco sbramar piangendo, anzi ch'io moia, Le luci. | Esempio: | Alam. L. Op. tosc. 2, 75: Alto Signor, che dal celeste nido Scerni del gregge tuo gli erranti passi. | Esempio: | Tass. Gerus. 10, 9: Desto il Soldano alza lo sguardo, e vede Uom che d'età gravissima ai sembianti, Col ritorto baston, del vecchio piede Ferma e dirizza le vestigia erranti. | Esempio: | E Tass. Gerus. 20, 123: Piacquele assai che 'n quelle valli ombrose L'orme sue erranti il caso abbia condutte. | Esempio: | Pindem. Poes. 5: Quindi sul campo con gli erranti passi, Per via diversa della prima, io torno. | Esempio: | Niccol. Poes. 1, 125: Al cieco veglio le vestigia erranti Antigone dirige. | Esempio: | Manz. Poes. 904: Ma che fia di chi rubello Torse, ahi stolto! i passi erranti Nel sentier che a morte guida? |
Definiz: | § XII. Trovasi figuratam. detto di via, e vale Che si allontana dalla strada o linea diritta, e quindi costringe altrui a errare o vagare lungamente prima di giungere al termine prefisso. ‒ |
Esempio: | Belc. F. Pros. 1, 94: Oimè, misero a me, che questa è la diritta e corta via, e io misero la fuggo, e vo per le erranti e lunghe vie (qui in locuz. figur.). |
Definiz: | § XIII. Aggiunto di corpi celesti, e più particolarmente di astri erranti, usavasi dagli Astronomi a designare i corpi aventi moto, e specialmente a designare i pianeti; a differenza degli altri detti Astri Fissi. ‒ | Esempio: | Cic. Tusc. 23: Le stelle ancora noi abbiamo ragguardato, sì quelle le quali fisse stanno ne' loro manifesti luoghi, sì ancora quelle non in fatto ma in parola erranti. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 23, 6: Si fermò quivi,... Parte dormendo,... Parte mirando ora Saturno, or Giove, Venere e Marte, e gli altri erranti divi. | Esempio: | Mart. N. Lett. 84: Pel mezzo della nobil filosofia s'ascolta in che modo questa macchina si volge, e 'l continovo faticar del sole, gli errori della luna, quai stelle sien le fisse, e quai l'erranti ec. | Esempio: | Gell. Poes. 459: Il sole Risplende in ciel fra l'altre stelle erranti. | Esempio: | Domen. Plin. 3: Fra la terra e 'l cielo, per lo medesimo spirito pendono sette stelle, separate fra loro con certi spacj, le quali per il moto loro chiamiamo stelle erranti, dove non ce n'è niuna ch'erri meno d'esse. | Esempio: | Tass. Gerus. 13, 74: Così dicendo il capo mosse; e gli ampi Cieli tremaro, e i lumi erranti e i fissi. | Esempio: | Galil. Comm. ep. 1, 175: Se.... delle [stelle] erranti intendono questi signori, quando dicono credere che di tali non ne manchino, ec. | Esempio: | Piazz. Lez. astron. 1, 11: Distingueremo dunque due classi di corpi celesti, una di fissi, e l'altra di erranti. Riporremo nella prima quelli che non hanno alcun movimento relativo, o sia che conservano sempre lo stesso luogo rispetto agli altri;... nella seconda collocheremo gli altri. | Esempio: | Pindem. Poes. 369: Volve a te pur d'intorno il seminato D'astri fissi e d'erranti azzurro cielo. |
Definiz: | § XIV. In locuz. figur. e in ischerzo. ‒ | Esempio: | Fag. Rim. 1, 338: E se voi [o donne belle] non sarete stelle fisse, Ma la vorrete far da stelle erranti, ec. |
Definiz: | § XV. Aggiunto di masso errante o pietra errante, vale quanto Erratico, come oggi comunemente si dice. ‒ |
Esempio: | Targ. Viagg. 4, 378: Credo.... che nell'alto del monte sieno i filoni originarj di solo diaspro; e lo deduco dall'aver osservati questi pezzi non a foggia di frombole o cogoli o pietre erranti che dire gli vogliamo, ma a foggia di lastre piane. | Esempio: | E Targ. Viagg. 8, 346: In altre colline di Toscana abbondano simili rottami di varie selci o pietre dure, dei quali non se ne rinviene l'origine o il luogo nativo, donde siano calate nei luoghi dove ora si trovano erranti, come li chiamano i lapidarj, per distinguergli dai pezzi di pietre dure che si scavano nei filoni de' monti primitivi. |
Definiz: | § XVI. Cavaliere errante. ‒ | V. Cavaliere, § XVIII.
Definiz: | § XVII. Errante, in forza di Sost., vale Colui che erra, che sbaglia; ed altresì Colui che si diparte dal vero o dal bene, che travia, e simili. ‒ |
Esempio: | Dant. Rim. 199: Contra gli erranti, mia (o mia Canzone), tu te n'andrai. | Esempio: | E Dant. Conv. 264: Io, lei (la sapienza) seguitando nell'opera, siccome nella passione, quanto potea, gli errori della gente abbominava e dispregiava, non per infamia o vituperio degli erranti, ma degli errori. | Esempio: | Cavalc. Med. Cuor. 118:
Son certo che noi siamo gli erranti, e rimarremo ingannati. | Esempio: | Guidicc. Op. M. 2, 22: Ridurre alla via della verità, mediante la celebrazion d'un Concilio, tanti erranti nella religione. | Esempio: | Monet. Poes. 224: Corretti esser non vogliono gli erranti, Perchè son vergognose a lor l'emende. |
Definiz: | § XVIII. E poeticam. per Cavaliere errante. ‒ |
Esempio: | Tass. Gerus. 1, 52: Taccia Argo i Mini, e taccia Artù que' suoi Erranti, che di sogni empion le carte. |
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