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1) Dizion. 5° Ed. .
ODORISTA.
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Dizion. 5 ° Ed.
ODORISTA.
Definiz: Sost. masc. Chi sa fare o comporre odori, cioè materie odorose, essenze, profumi; e anche semplicemente Chi se ne intende e diletta. ‒
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 120: Non siam valevoli a distinguere con esso (con l'occhio) i risalti, ed ogni altra sorta di contornamento, non dirò ne' grani ultimi de' polvigli più impalpabili degli odoristi, ma nè meno in quei più rozzi e men raffinati di quella rena, che ci misura il tempo negli orivuoli da polvere.
Esempio: E Bellin. Bucch. 104: Del suo naso, tanto è dottorale, Fin gli starnuti sono una sentenza, La qual degli odoristi al tribunale Si registra ne' dì di conferenza.
Esempio: E Bellin. Bucch. 174: E feron da odoristi a Baiazzette, E san di legge più che le Pandette.
Esempio: Magal. Lett. 79: Pretende di gloriarsi dell'approvazione di buon odorista, non di quella di buon poeta.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 81: Non siete niente meno eccellente musico, che delicato odorista.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 108: Erano nominati [i fichi d'Atene], come i poponi della nostra Legnaia, come i cocomeri di Pistoia, o come i buccheri tra gli odoristi.
Esempio: E Salvin. Annot. Tanc. 533: La rosa; benchè sia fiore così singolare, di foglia larga..., di soavissimo odore..., pure, come fior comune, è disprezzata, spezialmente dagli odoristi.