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CITARA.
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CITARA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Cetra; ma è voce che oggi non userebbesi se non raramente in poesia.
Dal lat. cithara, e questo dal gr. κιθάρα. –
Esempio: Dant. Conv. 91: Sarebbe biasimevole operazione fare un bello nappo d'una bella citara.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 131: Sonando David la citara, cacciava il maligno spirito dal re Saul, che era tormentato.
Esempio: Bocc. Rim. 21: Non credo il suon tanto soave fosse Che gli occhi d'Argo tutti fè dormire, Nè d'Anfion la citara a udire Quando li monti a chiuder Tebe mosse.
Esempio: Imit. Crist. 203: Esso [David] frequentemente cantava con la citara, infiammato dallo Spirito Santo.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 309: I Cartaginesi nel primo assalto usavano la citara.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 19: A quella mensa citare, arpe e lire E diversi altri dilettevol suoni ec.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 23: E tessessino li pettini, e l'archetto sonasse la citara.