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Dizion. 5° Ed. .
LISCIO.
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LISCIO. Definiz: | Sost. masc. Quella materia, con la quale le donne procurano di farsi liscie e colorite le carni; Belletto. – |
Esempio: | Barber. Regg. Donn. 229: Ell'à perduta La scusa ch'aver sogliono le donne Che suo' lisci fanno Sol per piacere alli mariti loro. | Esempio: | Bocc. Laber. 202: Non ti domanderanno danari nè per liscio, nè per bossoli, nè per unguenti. |
Esempio: | Sacch. Rim. G. 26: Con lisci e bambagelli Gli pingon, ricoprendo tal cosette. |
Esempio: | Domin. Tratt. Car. 21: Scienzia fuori di carità alcuna è diabolica; la quale o non si può usare senza peccato, come malie ed incanti, o che non segua se non peccati, come far dadi, vanità, lisci, e simil cose. | Esempio: | Ar. Sat. 1, 177: Se pur talvolta errasse, l'ammonisci Senz'ira, con amor; e sia assai pena, Che la facci arrossir senza por lisci. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 630: Fanno delle radici di questo le nostre donne acque e lisci, per polirsi e farsi bianca la faccia. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 3: Uh! sciaurata me! che domin dite voi di liscio? io non ne veddi mai, non ch'io n'adoperassi. | Esempio: | Tass. Dial. 1, 367: Con niun'altra maniera potrà meglio il marito far che non s'imbelletti (la moglie), che co 'l mostrarsi schivo de' belletti e de' lisci. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 126: Mi sembran questi [detti] le doglienze di femminetta, che abbia perduti i vasetti di liscio, le vesti di porpora, e' gioielli d'oro. |
Esempio: | Segner. Paneg. 2, 714: Amate ancora Gesù deforme, o voi dame, che tanto ogni di più inventate di lisci, onde comparir più vezzose? | Esempio: | Borgh. S. Tertull. 288: Mettiti sulle labbra e sulle guance quel che puoi di finto belletto e di liscio rosseggiante. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 95: Poco il liscio aiuta I danni a riparar della vecchiezza. |
Definiz: | § I. In locuz. figur. – | Esempio: | Pallav. Perfez. crist. 519: Questi sono i lisci, i minj onde ci argomentiamo di colorire lo sparuto volto della nostra infingardia. | Esempio: | Dat. Oraz. Cr. 25: Condannata anch'ella (la lingua romana) per soverchia rigidezza e gravità, come quella che era non cascante di vezzi, non adornata di ricci, lisci e profumi, quasi donna di mondo; ma ec. | Esempio: | Segner. Pred. 472: Per questo attendono a dimagrarsi tutto dì co' digiuni, per questo ad impallidire con le vigilie, per questo ad illividire con le sferzate, che sono i lisci da rendersi a Dio più adorno. | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 2, 48: Poema fatto in versi bianchi, che così chiamano quei di quella erudita nazione i versi sciolti, quasi sieno essi candidi, semplici, puri, e non da liscio o vernice, qual'è quella della rima, coperti e affatturati. |
Definiz: | § II. Figuratam., vale Artifizio, Lenocinio, ed anche Adulazione, e simili. – | Esempio: | Varch. Ercol. 382: Ognuno arebbe conosciuto la falsità dell'inganno che dal liscio ricoperto delle parole si nascondea. | Esempio: | Vasar. Appar. M. 561: Il che con quanta ragione e quanto senza alcun liscio d'adulazione, ma ben con grato animo degli ottimi cittadini fatto lor fusse, ciascuno.... può agevolmente giudicarlo. |
Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 77: Amatemi com'io desidero piacervi, senza liscio d'adulazion cirimoniosa, e vana co' galantuomini par vostri. | Esempio: | Dat. Lett. Filal. 1: Scrivo il vero a chi l'ama, e perciò senz'ornamenti e senza lisci, sendo la verità tanto più bella, quanto più schietta e più nuda. | Esempio: | Panciat. Scritt. var. 265: Scuopre benissimo l'aria dell'animo suo, tutto candido, e senza lisci di cortigianeria o di mozzinerie artifiziose. |
Esempio: | Luchin. SS. Gris. e Bas. 19: Di grazia non mi state a considerare l'acclamazioni fatte in pubblico, per timore e per adulazione, perciocchè esse sono lisci ed imbellettamenti. |
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