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1) Dizion. 5° Ed. .
MIRICE e talora MIRICA
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MIRICE e talora MIRICA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Tamerice, come comunemente si chiama; ma è voce propria più che altro del linguaggio poetico.
Dal lat. myrica e myrice, e questa dal grec. μυρίκη. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 49: Tagliati i predetti arbori, vi crescono sopra i lor ceppi arbori, che si chiamano tremule, e arbori che si chiamano mirici nelle parti della Magna.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 224: E' salci che nascono sopra a' fiumi,... e 'l busso che sempre sta verde, e le sottili mirici, e mirto di due colori, ec.
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 197: Trovati pel deserto arbori che si chiamano mirici, ci gittammo ciascuni sotto la loro ombra, aspettando per la sete morire.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 2: Come 'l sol le stelle, il mare i fiumi, L'umil mirice il pino, i fiori il giglio, Così tutti i mortai Francesco avanza.
Esempio: Domen. Plin. 421: In Italia nasce la mirice, la quale alcuni chiamano Tamarice.
Esempio: E Domen. Plin. 779: La mirice, la quale Leneo chiama Tamarice, è simile alle scope d'Amelia.
Esempio: Salvin. Iliad. 274: Facendo un fascio di sbarbate canne, E di fronzute rama di mirica.
Esempio: E Salvin. Iliad. 573: L'asta quivi Sulle rive lassò, alle mirice Appoggiata.
Esempio: E Salvin. Eglog. 8, 62: Grassi orichicchi dalle scorze l'umili Trasudino mirice.
Esempio: Mont. Feron. 2, 309: E i salci gli avvampai (al fiume Xanto), gli olmi, i ciperi E l'alghe e le mirici in larga copia Cresciute intorno alla sua verde ripa.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Salvin. Eglog. 4, 29: Tutti non han piacere d'arbuscelli, E d'umili mirice; se cantiamo Selve, le selve sien di consol degne.
Esempio: Forteguerr. Cap. 245: L'esser quercia od umile mirice, O platano, oppur bussolo siepaio Nella sacra a Quirino alma pendice, M'importa men che ec.
Definiz: § II. E trovasi anche nel gen. masc. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 168: È il mirice volgarmente conosciuto; nasce appresso alle paludi e all'acque che non corrono. Produce il frutto moscoso (muscoso), come ancora il fiore.