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Dizion. 5° Ed. .
LERO.
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LERO. Definiz: | Sost. masc. Nome volgare di una Pianta leguminosa annua, detta anche Moco, che si semina per pastura fresca dei bestiami, e del Seme che produce; del quale, ridotto in farina, si fanno pastoni per essi. È la specie più nota del genere Ervo; ed è l'Ervum ervilia dei Botanici. – | Esempio: | Cresc. Agric. 110: Palladio comanda che si colgano i semi maturi della Spina, o vero pruno, che si chiama rovo canino, e mescolinsi colla farina de' leri, con l'acqua macerata, ec. |
Esempio: | Ricett. fior. 55: L'orobo, o vero ervo, è quello che in Toscana si chiama moco salvatico, o veggiolo, o lero, il quale si usa seminare per i colombi, e la sua erba si usa per ingrassare i buoi. |
Esempio: | Targ. Rag. Agric. 111: La maggior quantità e larghezza delle foglie dei legumi fa diversificare la bontà e calorìa delle biade; laonde ottima è quella delle fave, chiamata faule, poi quella delle, roviglie e piselli, indi quella del trifoglio e delle vecce, cicerchie e lupini; l'inferiore di tutte è quella di ceci, lenti, mochi e leri. |
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