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Dizion. 4° Ed. .
SCORZA
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SCORZA.
Definiz: | Buccia degli alberi, o delle frutta. Lat. cortex. Gr. φλοιός, φλόος.
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Esempio: | Ricett. Fior. 4. La pianta ha di fuori una coperta atta a spiccarsi, chiamata
scorza, e buccia. |
Esempio: | Dant. Purg. 32. Rompendo della scorza, Non che de' fiori, e delle foglie nuove.
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Esempio: | Petr. canz. 26. 2. Ma non sempre alla scorza Ramo, nè 'n fior, nè 'n foglia Mostra
di fuor sua natural virtude. |
Esempio: | Pallad. cap. 40. Fior di calcina, scorza di farro, pesta insieme, e fanne cerotto.
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Esempio: | Bern. Orl. 2. 2. 72. Fu quel bell'animal senza magagna, E sì compito, che nulla
gli manca, Era il mantel di scorza di castagna, Ma sin al naso avea la fronte bianca (cioè: del colore della
scorza della castagna) |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 134. Nel mezzo aveva una cavità capace d'una grossa mandorla
senza la scorza. |
Definiz: | §. I. Per similit. vale il Corpo; maniera poetica. |
Esempio: | Petr. son. 147. Po' ben tu puoi portartene la scorza Di me con tue possenti, e
ripid'onde. |
Esempio: | E Petr. son. 237. Lasciando in terra la terrena scorza, È
Laura mia vital da me partita. |
Esempio: | Cas. son. 48. E per ornar la scorza anch'io di fore Molto contesi. |
Esempio: | Bemb. rim. 38. Ond'assai temo di lasciar tra via Quest'ancor verde, e già lacera
scorza. |
Definiz: | §. II. Per metaf. Lat. cortex. |
Esempio: | Pass. 314. Non gli spongono secondo l'intimo, e spirituale intendimento, ma
solamente la scorza di fuori della lettera secondo la gramatica recano in volgare. |
Esempio: | Amet. 4. E più adentro alquanto, che la scorza Possa mostrar della tua deitate.
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