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GIUSTO.
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GIUSTO.
Definiz: Quegli, che non si parte, ne piega da' precetti della ragione, leale, diritto, buono. Lat. iustus, aequus.
Esempio: Tratt. consol. La semplicità del giusto è un lume spregiato appo l'opinion delle genti.
Esempio: Dan. Par. 6. E poi lo mosser le parole biece, A domandar ragione a questo giusto.
Esempio: E Dan. Inf. c. 1. Poeta fui, e cantai di quel giusto Figliuol d'Anchise.
Esempio: E Dan. Inf. cant. 6. Ma dimmi se tu sai a che verranno Li Cittadin della Città partita, S'alcun v'è giusto?
Esempio: Bocc. n. 28. 3. Perchè giusto era tenuto in ogni cosa.
Esempio: Dan. Inf. c. 13. Che non è giusto aver ciò ch'huom si toglie.
Esempio: E Dan. Purg. c. 6. Giusto giudicio dalle stelle caggia Sovra 'l tuo sangue.
Esempio: Petr. Son. 23. Ringrazio lui, che i giusti preghi umani Benignamente, sua mercede, ascolta.
Esempio: E Petr. canz. 6. 5. Che in giusta parte la sentenzia cade.
Esempio: E Petr. Son. 49. Giusto duol certo a lamentar mi mena.
Esempio: Bocc. n. 11. 10. Non parendo loro aver più giusto titolo a dargli la mala ventura.
Esempio: E Bocc. nov. 8. 3. Da che giusto sdegno m'ha traviata più, ch'io non credetti.
Definiz: ¶ GIUSTO l'usiam talor per EGUALE. Lat. aequalis, onde AGGIUSTARE, che vale fare una cosa per l'appunto. Lat. exequare.
Definiz: ¶ Talora, per quello, che eccede, anzi che nò, in grandezza.
Esempio: Morg. Huomini neri, e di statura giusti, Che portan per ispada mazzafrusti, ec. Sai che i Giganti più di noi gagliardi Son per ragion, che sono anche più giusti.