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1) Dizion. 5° Ed. .
GRATTATICCIO.
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GRATTATICCIO.
Definiz: Sost. masc. Leggiera grattatura. –
Esempio: Not. Malm. 2, 530: Grattaticcio, intendiamo, grattatura che leggermente offende la cute.
Definiz: § Non temere grattaticcio o grattaticci, vale figuratam., e proverbialm., Non temere, Non curare, checchessia, come riprensioni, molestie, soprusi, e simili; tolta la metafora da chi può comportare di essere solleticato o grattato. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 204: Sapeva ch'egli non era uomo che temesse grattaticci.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 181: Ricordatevi, nella vostra malora, che e' non temon grattaticci.
Esempio: E Allegr. Rim. Lett. 258: Non temon più le muse grattaticci.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 101: E perchè tu non temi grattaticcio, Mentre stima non fai delle bravate, Quest'altra volta le saran pecciate.
Esempio: Not. Malm. 2, 530: Tu non temi grattaticcio. Tu non fai stima de' piccoli gastighi, Tu non temi le bravate, e non curi le riprensioni.
Esempio: Red. Lett. 3, 72: Non sa ella quanto trattabile e benigna sia quella disciplina, e vegnente per ogni verso, e quanto franchi sieno coloro che la professano, mentre ogni acqua non gli ammolla, e non temono grattaticci?
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 555: Di chi alle riprensioni e alle minacce non si risveglia, dichiamo; non teme grattaticci.