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1) Dizion. 5° Ed. .
GIRINO.
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Dizion. 5 ° Ed.
GIRINO.
Definiz: Sost. masc. Animaletto tutto testa e coda in cui si trasforma l'uovo della rana e della botta, e che poi diviene rana o botta perfetta; Embrione nato dall'uovo della rana o della botta; Larva di esse.
Dal lat. gyrinus. –
Esempio: Domen. Plin. 292: Partoriscono [le rane] pezzolini di carne nera i quali si chiamano girini. Veggonsi solo in essi gli occhi e la coda, dipoi si formano i piedi, fendendosi la coda e facendosi i piedi di dietro.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 129: Dovea pur sapere che le uova delle rane, prima che nascono i girini, stanno tutte ravviluppate, ec.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 198: Tutta la rana si racchiude nel suo girino, come una viuola dentro al suo calice.
Esempio: E Vallisn. Op. 3, 409: La botta, o rospo femmina, partorisce anch'essa le uova, dalle quali nascono pure i girini.
Definiz: § E per similit., detto dell'Animaluzzo scoperto in alcuni fluidi, e segnatamente nel seme umano. –
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 14: Gli ha confusi (certi corpicelli) coi girini spermatici.
Esempio: E Cocch. R. Lez. anat. 19: Questi girini distinti da altri non ben conosciuti, intanto però vi sono di certo nel liquore virile.
Esempio: E Cocch. R. Lez. anat. 80: Alla prima apparenza l'uomo pare un vermicello breve, anzi un girino di un color bianco uniforme.