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Dizion. 3° Ed. .
LUI.
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pag.969
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LUI.
Definiz: | Pronome di maschio ne' casi obliqui di Egli. Lat. illius, illi, illum. |
Esempio: | Boc. 15. Avendo risguardo alla ingratitudine di lui, verso mia madre mostrata.
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Esempio: | E Bocc. Introd. E a lui la cura di tutta la
nostra famiglia commetto. |
Esempio: | Fiammett. 3. Se tu fortemente ami lui, tanto che, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 4. E occorsegli una nuova malizia, la quale al fine
immaginata da lui, dirittamente pervenne. |
Definiz: | §. E talora col segno del terzo caso, sottinteso, e non espresso. |
Esempio: | Dan. Inf. 21. Ma per dar lui esperienza piena, A me, che morto son, convien
menarlo, Per lo 'nferno quaggiù. |
Esempio: | Tas. Ger. 9. 58. Chiama egli a se Michele, il qual nell'armi Di lucido diamante
arde, e lampeggia, E dice lui, ec. |
Definiz: | §. Oltre ad huomini, si riferisce anche ad animali, e cose senz'anima. |
Esempio: | Bocc. Nov. 49. Perchè non avendo a che altro ricorrere, presolo, e trovatolo
grasso [il falcone] pensò lui essere degna vivanda di cotal donna. |
Esempio: | Petr. Son. 25. Quanto più m'avvicino al giorno estremo, Che l'umana miseria suol
far breve, Più veggio il tempo andar veloce, e lieve, E 'l mio di lui sperar fallace, e scemo. |
Esempio: | Giust. Cont. Rim. Quanto più mi distrugge il mio pensiero, Tanto ognor lasso in
lui più mi profondo. |
Definiz: | §. Colla particella CHE, o simili, trovasi alcuna fiata in vece di Colui. |
Esempio: | Petrar. Son. 235. Morte biasmate, anzi laudate lui, Che lega, e scioglie, e n'un
punt'apre, e serra. |
Definiz: | §. In vece di Egli, nel caso retto, pur fu detto da alcuni, e da |
Esempio: | Dante nel Convivio. Chi ha questo uficio, è posto, è
chiamato Imperadore, imperocchè quello, che lui dice a tutti è legge. |
Esempio: | E Dan. Conv. altrove. Dunque se esso Adamo fu nobile, tutti
siamo nobili, se lui fu vile, tutti siamo vili. |
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