Lessicografia della Crusca in rete

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LUI.
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Definiz: Pronome di maschio ne' casi obliqui di Egli. Lat. illius, illi, illum.
Esempio: Boc. 15. Avendo risguardo alla ingratitudine di lui, verso mia madre mostrata.
Esempio: E Bocc. Introd. E a lui la cura di tutta la nostra famiglia commetto.
Esempio: Fiammett. 3. Se tu fortemente ami lui, tanto che, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 4. E occorsegli una nuova malizia, la quale al fine immaginata da lui, dirittamente pervenne.
Definiz: §. E talora col segno del terzo caso, sottinteso, e non espresso.
Esempio: Dan. Inf. 21. Ma per dar lui esperienza piena, A me, che morto son, convien menarlo, Per lo 'nferno quaggiù.
Esempio: Tas. Ger. 9. 58. Chiama egli a se Michele, il qual nell'armi Di lucido diamante arde, e lampeggia, E dice lui, ec.
Definiz: §. Oltre ad huomini, si riferisce anche ad animali, e cose senz'anima.
Esempio: Bocc. Nov. 49. Perchè non avendo a che altro ricorrere, presolo, e trovatolo grasso [il falcone] pensò lui essere degna vivanda di cotal donna.
Esempio: Petr. Son. 25. Quanto più m'avvicino al giorno estremo, Che l'umana miseria suol far breve, Più veggio il tempo andar veloce, e lieve, E 'l mio di lui sperar fallace, e scemo.
Esempio: Giust. Cont. Rim. Quanto più mi distrugge il mio pensiero, Tanto ognor lasso in lui più mi profondo.
Definiz: §. Colla particella CHE, o simili, trovasi alcuna fiata in vece di Colui.
Esempio: Petrar. Son. 235. Morte biasmate, anzi laudate lui, Che lega, e scioglie, e n'un punt'apre, e serra.
Definiz: §. In vece di Egli, nel caso retto, pur fu detto da alcuni, e da
Esempio: Dante nel Convivio. Chi ha questo uficio, è posto, è chiamato Imperadore, imperocchè quello, che lui dice a tutti è legge.
Esempio: E Dan. Conv. altrove. Dunque se esso Adamo fu nobile, tutti siamo nobili, se lui fu vile, tutti siamo vili.