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1) Dizion. 5° Ed. .
OTTUSITÀ.
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Dizion. 5 ° Ed.
OTTUSITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Ottuso. L'essere ottuso, Qualità di ciò che è ottuso.
Lat. obtusitas. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 15: Ma come si fa tal mutazione d'ottusità (d'un corpo tagliente) in acutezza, e di grossezza in sottigliezza?
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Galil. Op. VII, 474: Farò forza quanto potrò alla mia dura espressiva, alla cui ottusità supplirà l'acutezza del vostro ingegno.
Definiz: § II. Detto dei sensi, vale Manchevolezza, Incapacità degli organi della percezione. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 194: L'ottusità dell'udito, ed il tintinno degli orecchi per lo più nascono dall'alterata proporzione di moto e di copia del sangue nei particolari rami ec.
Definiz: § III. E per Gravezza, Oppressione; pur riferito ai sensi. –
Esempio: Red. Lett. 1, 203: Or che farà il mercurio, solito a produrre anco ne' sani gli sbalordimenti, le ottusità?
Esempio: Pap. Nat. Umid. 144: Non proviene la gravezza e l'ottusità, la quale da noi si prova quando l'aria è ingombrata di nuvoli, o gravata di nebbia, se non ec.
Esempio: E Pap. Cons. med. 1, 96: Dalla cagione medesima procedono eziandio la gravezza e l'ottusità della testa.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 203: Negl'intervalli poi degli accessi era in esso permanente.... una facilità alla determinazione del sangue alle parti superiori, che se li manifestava nel rossore della faccia, nelle vertigini, e nella ottusità di mente.
Definiz: § IV. E per Mancanza di penetrazione, Insufficienza; detto di mente, intelletto, e simili. –
Esempio: Galil. Op. VII, 745: Certo non mi attribuirete ad ottusità di cervello il non trar costrutto dalle cose da voi in cotal materia proferite.
Definiz: § V. Pure per Gravezza; parlandosi di pensieri molesti. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: A quell'altro che sgombra ha sì la mente, E 'l sen d'ottusità, lieve di carne, E che sì bei fantasmi ha nel pensiero ec.
Esempio: Nell. Iac. Torment. 2, 2: O che non sanno il proverbio: che non si parla de' morti a tavola? Questa vuol brio e letizia, e non ottusità e malinconia.