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1) Dizion. 5° Ed. .
MONSÙ
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MONSÙ.
Definiz: Sost. masc. Titolo di maggioranza e di rispetto, foggiato popolarmente sul monsieur de' Francesi, ma che oggi non si userebbe se non per ischerzo; e vale Signore. −
Esempio: Falcon. Lett. Dat. 7: Monsù Poussin, s'io non erro, vive ancora: me n'informerò però meglio.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 42: E questa è la vera istoria che raccontò monsù Peloso ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 512: Perchè ne' nostri tempi è stata ed è cosa molto usata in molte città d'Italia, al nome di coloro, che qua vengono d'oltre i monti, aggiugnere per ordinario la parola Monsù, parola rispondente alla nostra Signore; egli, da quel tempo in qua, è stato sempre chiamato monsù Bernardo.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 187: Dacchè tal cosa ebbe suo effetto, visse Monsù Giusto tre anni.
Esempio: Red. Lett. 1, 166: Ho caro che monsù Morello stia bene.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 44: Si rallegra la gente Parigina.... Esce del bosco fuor la contadina Con monsù Menco e monsù Gianni a lato, Che van ballando una minuettina.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 1, 11: Presto presto si rivestì come un cavalier francese, che è la ragione, perchè fra noi lo chiamiamo monsù Raspa.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. −
Esempio: Fag. Rim. 7, 28: Non perdiam tempo, ritornate in su, Madama Ipocrisia, Monsù Interesso, Badate quel ch'adesso importa più.
Esempio: Crudel. Rim. 61: E ben, e ben, monsù, Che importa adesso stare a tu per tu.
Definiz: § II. Signor monsù, trovasi detto popolarmente e in ischerzo per Monsù. −
Esempio: Fag. Comm. 3, 82: Seguiti pure a ber acqua, che buon pro le faccia.... eh appunto, Signor Monsù, i' ho un'acqua leggierissima, limpidissima, freschissima.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 1, 11: E quel suo garzone che figura ci fa? V. Di mangiapane, e di servitore del signor Monsù tesoriere maggiore: che mi burla?