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Dizion. 4° Ed. .
ONTA
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pag.408
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ONTA.
Definiz: | Dispetto, Vergogna, Villanía, Ingiuria. Lat. iniuria, contumelia. Gr.
ἀδικία,
ὕβρις. |
Esempio: | Bocc. nov. 9. 3. Che non che egli l'altrui onte con giustizia vendicasse, anzi
infinite con vituperevole viltà a lui fattene sosteneva. |
Esempio: | E Bocc. nov. 17. 40. Io intendo, non di rubare al Duca la
femmina sua, ma di torre via l'onta, la quale egli fa alla mia sorella. |
Esempio: | E Bocc. nov. 26. 8. Io non so se Filippello si prese giammai
onta dell'amore, il quale io vi portai. |
Esempio: | G. V. 1. 12. 2. Aveva vietato il porto di Troia al detto Ercule, e Iason, e fatta
loro onta, e villanía, e volutoli prendere, e uccidere. |
Esempio: | Dant. Inf. 29. Per alcun, che dell'onta sia consorte. |
Esempio: | E Dan. Inf. 32. Omai, diss'io, non vo', che tu favelle,
Malvagio traditor, ch'alla tu' onta Io porterò di te vere novelle. |
Esempio: | Tass. Ger. 6. 31. Perchè ad onta si reca, ed a difetto, Ch'altri si sia primiero
in giostra mosso. |
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