Lessicografia della Crusca in rete

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ONTA
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ONTA.
Definiz: Dispetto, Vergogna, Villanía, Ingiuria. Lat. iniuria, contumelia. Gr. ἀδικία, ὕβρις.
Esempio: Bocc. nov. 9. 3. Che non che egli l'altrui onte con giustizia vendicasse, anzi infinite con vituperevole viltà a lui fattene sosteneva.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 40. Io intendo, non di rubare al Duca la femmina sua, ma di torre via l'onta, la quale egli fa alla mia sorella.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 8. Io non so se Filippello si prese giammai onta dell'amore, il quale io vi portai.
Esempio: G. V. 1. 12. 2. Aveva vietato il porto di Troia al detto Ercule, e Iason, e fatta loro onta, e villanía, e volutoli prendere, e uccidere.
Esempio: Dant. Inf. 29. Per alcun, che dell'onta sia consorte.
Esempio: E Dan. Inf. 32. Omai, diss'io, non vo', che tu favelle, Malvagio traditor, ch'alla tu' onta Io porterò di te vere novelle.
Esempio: Tass. Ger. 6. 31. Perchè ad onta si reca, ed a difetto, Ch'altri si sia primiero in giostra mosso.