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1) Dizion. 5° Ed. .
COTTA.
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COTTA.
Definiz: Sost. femm. Il cuocere; Cocitura, Cottura, riferita specialmente a lavori di fornace, come calce, mattoni, vasi di terra e simili, ed altresì a carbone. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 6: I detti Giovanni e Bernardo ufficiali predetti allogarono.... a Salvagno Tuccii da Giogatoio.... sessanta moggia di calcina in due cotte,... trenta moggia per cocitura; e debbe essere l'una cotta dopo l'altra; per prezio di libre LV s. p.
Esempio: Grazz. Pros. 63: Mentre che il marito stava la notte a sollecitare le cotte de' mattoni e della calcina.
Esempio: Legg. Band. C. 8, 184: Tutti li fornaciaj.... sieno tenuti dar notizia di ciascuna cotta di lavoro o calcina quattro giorni avanti cavino fuoco di essa, e che per il Cancelliere.... si tenga conto di ciascuna cotta di fornace ec.
Definiz: § I. E per La quantità di calce, mattoni, vasi di terra e simile, che cuocesi in una sola volta in fornace; Fornaciata. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 146: Il che, da altro non vi so dire che proceda, che da l'influenzie celesti, che così operino ne' vasi come nelli uomini, vedendone fra un numero grande d'una cotta, due o tre pezzi escedere tutti gli altri per bellezza.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 57: Maravigliosa cosa è a vedere la natura del fuoco; perciò che, se tu leverai il fuoco di sotto alla cotta, diventerà la fornace a poco a poco tiepida da basso, ma sopra da alto sarà ancora di fuoco.
Definiz: § II. E detto di zucchero, nitro ed altre sostanze simili, vale Il sottoporle all'azione del fuoco a fine di raffinarle e purificarle. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 151: La clarità e bellezza [del nitro] verrà dalla virtù della maestra del capitello, che nel bollire se gli va daendo (dando), il quale ha forza di purgarlo e di farlo venire come raffinato nella prima cotta.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 151 t.: Così avarete il vostro sal nitro bianchissimo e bello, ed assai migliore che non è di prima cotta.
Definiz: § III. Onde Di tre cotte, od anche Di terza cotta, usato come aggiunto di zucchero di tre cotte o di terza cotta, nitro di tre cotte o di terza cotta e simili sostanze, vale Raffinatissimo. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 140: È diventata [suor Maria Maddalena] tanto dolce, che passa il mele di Bologna e lo zucchero di tre cotte.
Definiz: § IV. E detto scherzevolmente di cosa, vale Finissimo, Squisitissimo nel suo genere. –
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 165: Bisogna adunque.... badare al giuoco; perchè questa è filosofia di tre cotte.
Definiz: § V. E figuratam. e in locuz. figur. Zucchero di tre cotte, e per enfasi, di sei, sette cotte, dicesi di persona che abbia natura assai dolce, buona, ed anche che sia di ottima indole. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 12: E certe scarpettacce vecchie e rotte, Parute sono un zuccher di sei cotte.
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 5: Io ti parre' anco un zucchero Di tre cotte.
Definiz: § VI. E pur figuratam., ma in maniera ironica, Furbo di tre cotte, di terza cotta e talora anche per enfasi, di sette cotte, Furfante, e simili, di tre cotte, di terza cotta, e talora anche per enfasi, di sette cotte, vale Furbo, Furfante, in sommo grado. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 158: I' non vorrei.... che vo' m'aveste per un di que' finimondoni della terza cotta.
Esempio: Monet. Poes. 95: O Tartari nostrali imbastarditi, Furbi di sette cotte e gente alpina, Zingari di montagna, e degli Sciti Razza peggior assai, ladra, assassina.
Esempio: Fag. Rim. 3, 89: Non facciamo, come a tutte l'otte Veggiamo alcuni fare il dormi al fuoco; Perchè quei furbi son di sette cotte.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 402: S'e' somiglia il mio figliuolo, non può esser che non sia un furfantaccio di sette cotte.
Definiz: § VII. Cotta, dicesi familiarmente per Ubriachezza; onde Pigliar la cotta, vale Ubriacarsi. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 6, 54: Vino Gagliardo ben da far pigliar la cotta.
Definiz: § VIII. E pure familiarmente, e nella maniera Pigliar la cotta, dicesi per Innamoramento grande.