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DEBOLEZZA, e talora poeticam$. anche DEBILEZZA.
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DEBOLEZZA, e talora poeticam. anche DEBILEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Debole e Debile. L'esser debole, Affievolimento delle membra per mancanza di forze, di energia, Fievolezza; e dicesi anche delle forze stesse del corpo o di alcun membro di esso. ‒
Esempio: Liv. Dec. 1, 57: Allora gli si cambiò sì duramente il coraggio per la debilezza del corpo, che.... subitamente tornò tutta la sua intenzione a religione e a sacrificj.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 172: Ben conobbe lo scolare alla voce la sua debolezza.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 145: Medico dicente pur si faccia abstinenzia e non dà conforto, induce tanta debilezza, che ne seguita repentina morte.
Esempio: Dav. Lett. 551: Una gran deboleza di testa non mi ha lasciato rivedere il mio Tacito.
Esempio: Red. Lett. 1, 213: Il male di Sua Eminenza è un'itterizia o spargimento di fiele,... accompagnato da' consueti e soliti accidenti.... di debolezza di forze, ec.
Esempio: E Red. Cons. 1, 255: Non sentì mai debolezza, o fiacchezza, nè mai si lamentò di dolore di testa.
Definiz: § I. Figuratam., e in senso morale, dicesi per Fragilità, Infermità della umana natura. ‒
Esempio: Scal. Claustr. 454: E che egli consideri con misericordia la infermitade e la debilezza nostra.
Esempio: Collaz. SS. PP.: Io confesso la mia debilezza.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 219: Ho narrato.... tutti que' danni che per esse [donne] ho patiti,... senza incolpare nessuna di loro, ma solamente la mia debolezza.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 127: Le quali osservazioni vagliono a dimostrare la debolezza dell'uomo, non a giustificare nè i malvagj nè il mondo.
Definiz: § II. Riferito a stomaco, vale L'esser poco atto a digerire il cibo; Languidezza, Rilassatezza.
Definiz: § III. Riferito a stato, regno, città, principe, e simili, vale L'esser poco potente, poco valido, poco sicuro, e simili, per qualsivoglia ragione. ‒
Esempio: Varch. Stor. 1, 239: La novità ed ingagliardia, chè non voglio dire debolezza, di questa nostra Repubblica.
Esempio: Segner. Pred. 93: Erra chi stima questi [Principi] potenti perchè gli vede mandar innanzi alla lor persona.... molte migliaia di cavalli e di fanti.... Anzi questo è tutto segno di debolezza.
Definiz: § IV. Riferito ad alcuna facoltà dell'anima, come Mente, Ingegno, e simili, vale Scarsezza, Poca attitudine al proprio ufficio; e detto particolarmente di memoria, vale Il ritener poco le cose apprese, Labilità. ‒
Esempio: Varch. Lez. Accad. 11: Però non sia se non bene che noi (seguitando il costume nostro di agevolare le materie di che trattiamo, se non quanto porta la natura d'esse cose, almeno come può la debolezza del nostro ingegno) discendiamo a' particolari.
Esempio: Tass. Lett. 3, 33: Quanta è la debolezza de la mia memoria! Nel ringraziar Vostra Signoria m'era scordato, ec.
Definiz: § V. E assolutam., riferito a persona, vale Insufficienza, Poca attitudine a checchessia. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 239: In tutto altro, che le accaderà valersi della mia debolezza, mi troverà sempre diligentissimo.
Definiz: § VI. Riferito a cosa, vale Mancanza di solidità, di stabilità, o della necessaria consistenza o resistenza. ‒
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 67: Alcuna volta.... per schifare la rovinosa debolezza del terreno, ti gioverà di fondare non con una sola continovata fossa.
Definiz: § VII. E figuratam. riferiscesi al carattere dell'uomo.
Definiz: § VIII. Riferito ad argomenti, ragioni, e simili, vale L'esser di poco o niun conto. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 33: A la coniettura che fa de la debolezza de le mie ragioni.... si sa come la cosa passò.
Definiz: § IX. Dicesi anche per Cosa da poco, Componimento, Lavoro, e simili, di poco merito, di poco pregio. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 25: L'Eccellenza di sua madre m'ha imposto che ne le mandi (un sonetto); altrimenti non le sarei venuto innanzi con questa debolezza.
Esempio: Rucell. Or. Lett. 1: V. S. illustrissima eccede di troppo il mio merito nelle lodi ch'ella m'invia delle mie debolezze.
Esempio: Red. Lett. 1, 349: Avrà.... occasione a suo tempo di compatir di nuovo le mie debolezze.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 27: Io tutto umile a tante gentilezze, Rispondo: debolezze, debolezze.
Definiz: § X. Riferito a colore, tinta, e simili, ed altresì a luce, e simili, vale Poca vivezza, Languidezza. ‒
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 88, 2: Le cui pitture per la debolezza della tinta tengono più del chiaroscuro, che del colorito dal naturale.
Definiz: § XI. Parlandosi di luogo, vale L'esser poco fortificato. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 447: Per la debolezza del luogo (di Vicenza),... sperano con poca fatica e meno pericolo fare grandissimo guadagno.
Definiz: § XII. Debolezza, pigliasi anche per Difetto abituale, Fallo in cui uno più di frequente cade. –
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 13: Non si può dire a quante debolezze... sieno sottoposti gli uomini.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 305: I Califfi non erano tanto gelosi quanto i principi orientali lo furono dopo: debolezza che fra' Musulmani crebbe poi sempre.
Definiz: § XIII. Ed anche per Atto di persona debole, pusillanime, ovvero di poco cervello; ed altresì per Atto o Fatto moralmente non buono, però di lieve momento. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 57: Non posso credere che una amicizia quale ho vista tra voi due, abbia a finire qui per una debolezza di nonnulla.
Esempio: Dat. Lepid. 169: Per esser disprezzato [S. Filippo], e tenuto un balordo, si messe a fare tante debolezze; e tuttavia non gli riuscì.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 87: Dai 50 anni in là ho fatto una debolezza che merita disistima, e tanto basta.
Esempio: Crudel. Pros. 156: Quando tu vedi di essere incorso in una debolezza, procura di seppellirla in un eterno silenzio.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 131: Non fia senza utilità il particolarizzare gli umori che correvano a quei tempi in Italia, acciocchè i posteri possano distinguere i buoni dai tristi, conoscere i grandi inganni, e deplorare le debolezze fatali.
Definiz: § XIV. E per Errore, Sproposito, ma per lo più non molto grave. –
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 161: Per non essere o da me o dal Borelli ripreso delle molte debolezze che egli stampò sopra questo pesce.