1)
Dizion. 5° Ed. .
INDOVINAZIONE, e talvolta anche INDOVINAGIONE.
Apri Voce completa
pag.612
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
INDOVINAZIONE, e talvolta anche INDOVINAGIONE. Definiz: | Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'indovinare, Indovinamento: ma oggi è voce non comune. – |
Esempio: | Colonn. Guid. N. 148: Mai della mia bocca non uscirono alcune indovinazioni, se non di pura veritade. | Esempio: | S. Ag. C. D. 1, 192: Di questo quelli iddii non con fegato, non con augurio, non con indovinazione, nè con sogno d'alcuno, pronunziavano essere cosa trista e da piangere (il lat. ha vaticinio). | Esempio: | Chios. Dant. 165: Vaga di cercare il mondo co' suoi servi, cercando molte cose e luoghi d'indovinagione. | Esempio: | Flav. Gios. volg. 140: Dipoi raccontò le sue indovinazioni, le quali diceva avere avuto sospetto che non fussin finzioni. |
Definiz: | § I. E per La pretesa arte d'indovinare il futuro; comunemente Divinazione. – |
Esempio: | Cavalc. Dial. S. Greg. 320: È gran peccato e detestabile appo Dio osservare gli sogni; da poi che si vieta insieme con li augurj e con la indovinazione. | Esempio: | Baldell. F. Polid. Virg. 65: Due sono le sorti dell'indovinare, per quello che afferma Cicerone nel secondo libro dell'indovinazione; e di queste l'una è della natura, l'altra dell'arte. |
Esempio: | E Baldell. F. Filostr. 364: Tutta la indovinazione.... di Teleade, di Clitiade e de i Melampadi, avendo discorso e ragionato tante cose del fuoco, ed avendo da esso fatto tante congetture, è uscita de' veri termini, e quasi che divenuta sciocca. | Esempio: | Adr. M. Plut. Opusc. 5, 276: Platone e gli Stoici introducono l'arte indovinatrice per inspirazione,... o vero per rivelazione di sogni: ma gli Stoici in particolare ricevono più specie d'indovinazione. Senofane ed Epicuro la levano via del tutto. Pitagora rifiuta solamente quella che s'esercita per via di sacrifizj. |
Definiz: | § II. E semplicemente per Presentimento; detto, per similit., di animale. – | Esempio: | Flor. Agric. Met. volg. 532: Tante uova fa [il coccodrillo] quante che l'oche; e sempre le cova, per una certa sua natural indovinazione, di là da quel luogo e confino, dove quell'anno il Nilo al più, col suo uscir del letto suo ordinario, deve arrivare. |
|