Lessicografia della Crusca in rete

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GIALLO.
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GIALLO.
Definiz: Add. Aggiunto di colore che nello spettro solare sta fra il verde e l'arancione, ed è simile a quello dell'oro. E dicesi pure delle cose che hanno tal colore.
Dal basso lat. galbus o galvus. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 240: È molto odorifero [il meliacoo] e di color giallo aurino.
Esempio: Dant. Purg. 28: Volsesi in su' vermigli ed in su' gialli Fioretti, verso me.
Esempio: Petr. Rim. 1, 163: Ma pur che l'òra un poco Fior bianchi e gialli per le piagge mova, ec.
Esempio: Bocc. Amet. 47: Ed oltre a ciò, i lunghi melloni ed i gialli poponi.
Esempio: Borgh. R. Rip. 166: Ancora una terra gialla abbruciata fa colore giuggiolino, che a olio, a fresco, od a tempera, serve per ombrare.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 183: Il color giallo, posto sopra gli uomini, dimostra ricchezze e godimento; sopra le donne, gelosia.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 58: Vide tende infinite e ventilanti Stendardi in cima azzurri e persi e gialli.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 107: Sono anco de' [fagiuoli] rossi forestieri, de' gialli e di diversi colori, che s'usano, per verzura, ec.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 230: Cinque del primo ordine seggono alla destra, che appo i Chini si reputa a onore, con la cintola d'oro e col cappello giallo, che è colore regio.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 67, 1: Giallo.... Di colore simile al sole e all'oro.
Definiz: § I. E per similit. è aggiunto di cosa che, essendo d'oro o dorata, ha color giallo. –
Esempio: Dant. Inf. 17: In una borsa gialla vidi azzurro.
Esempio: E Dant. Purg. 9: L'una [chiave] era d'oro e l'altra era d'argento: Pria con la bianca e poscia con la gialla Fece alla porta sì, ch'io fui contento.
Esempio: E Dant. Parad. 5: Senza la volta E della chiave bianca e della gialla. E 6: L'uno al pubblico segno i gigli gialli Oppone.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 455: In una borsa gialla vidi azzurro; io Dante, Che di un leone avea faccia e contegno; cioè vidi uno leone tutto azzurro in uno campo giallo; e questo dimostra l'autore la casa del Gianfigliazzi che fa un leone azzurro in campo d'oro.
Definiz: § II. Riferito a persona, a volto, ad occhi, e simili, per Che ha colore giallo o giallastro; il che per lo più è segno di salute cattiva, o di temperamento bilioso. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 236: Ancora ha questa proprietà [la melagrana], che se negli occhi de gl'itterici, cioè gialli, si distilla, rimoverà da essi il citrin colore.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 178: Il quale, udito dal giallo ambasciadoruzzo come era stato trattato, s'avvisò, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. appr.: E così intervenne a questo ambasciadore giallo, detto di sopra.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 577: Fo per darti avviso di quanto ho inteso del nipote.... È di pelo non bianco; è molto pallido e giallo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 363: La sua [moglie] allor sarà pe' parti liquida, Gialla, fastidïosa e rincrescevole.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 19: Ho visto Leon decimo secondo; Poverin, com' è giallo! fa pietà!
Definiz: § III. Usasi comunemente come aggiunto di farina gialla, a significare Quella di granturco; e come aggiunto di polenda gialla, farinata gialla, e simili, per Fatto con farina gialla. Si adopra spesso in contrapposizione di Bianco e di Dolce.
Definiz: § IV. È anche aggiunto di una Specie di zucca gialla, la quale ha la sua polpa di color giallo, o ranciato, ed è detta anche Zucca popona.
Definiz: § V. Usasi altresì come aggiunto di cera gialla, per significare Che è vergine, cioè non depurata, nè bianchita. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 141: Cera gialla, che sia stata in molle; e sia incorporata con un poco di trementina e di sevo.
Esempio: Red. Opusc. 4: Ho fatto gettare il vetro fuso nella cera gialla strutta al fuoco, e le gocciole vi vengono benissimo.
Esempio: E Red. Opusc. 5: Provai a far le gocciole nelle fondate de' cerumi sporchi e neri, ed anco in questi succede lo stesso, che nella cera gialla e vergine.
Definiz: § VI. Febbre gialla, dicesi a una Malattia contagiosa, nel più dei casi mortale, caratterizzata specialmente da febbre ardentissima, da acuto dolore del capo e delle giunture, da grande affanno, da vomito di bile, di vermi, di materia nera fetidissima, e dal divenire giallo l'intero corpo dell'ammalato. È detta altresì Vomito nero. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 129: La quale infermità, da alcuni chiamata febbre gialla, da altri vomito nero,... incominciò ad infierire, ec.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 137: Si deduce, che o l'accidente mortifero di Livorno, quantunque avesse in sè raccolti tutti i segni di quel morbo che alcuni febbre gialla, altri vomito nero appellano, era nondimeno, ec.
Definiz: § VII. Terra gialla, chiamasi una Terra di color giallo, la quale si trova nelle miniere dei metalli, e che è adoperata dai pittori. Per suo proprio nome dicesi Ocra. –
Esempio: Algh. Lett. Vallisn. 304: E per fare un colore giallo si potrà usare giallorino di Murano e terra gialla, o giallo santo.
Definiz: § VIII. Giallo, in forza di Sost., vale Color giallo, ed altresì Materia o Corpo di color giallo. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 165: È un giallo di terra naturale, che si chiama ocria, il quale a fresco, a olio, ed a tempera si può adoperare.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 166: Ecci un altro giallo, detto orpimento, il quale è miniera di zolfo: e macinato sottilissimo serve a dipignere a tempera, per far giallo e color d'oro; ed essendo abbruciato, fa un'altra sorte di colore.
Esempio: Bert. Eseq. 20: Vedevansi adunque in questi ovati, una per ciascheduno, quelle virtù, in un giallo, che oro sembrava, vivamente effigiate.
Esempio: Giust. Vers. 22: Vecchia e novizia deità, che il callo Ha già sul core e pudicizia ostenta, Perde le rose e itterica doventa Del vostro giallo.
Definiz: § IX. E per Parte di checchessia, la quale sia o apparisca di color giallo. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Nel giallo della rosa sempiterna, Che si dilata, ec.
Definiz: § X. Vale altresì Persona il cui volto è giallo o giallastro per effetto di malattia, di temperamento, e simili. –
Esempio: Plut. Vit. 118: Cesare disse, io non ho paura delli grassi e molli, ma io ho paura delli gialli e sottili.
Definiz: § XI. E scherzevolmente per Scudo o Fiorino d' oro. –
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 15: A quel Carillo Centomila di quei gialli che ardono!
Definiz: § XII. Giallo, è anche nome che si dà a Marmo di color giallo, come Giallo antico, Giallo di Siena, Giallo di Spagna, e simili. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 32, 81: Ond'è il far con essi quel che Seneca disse avvenire a chi vede un muro incrostato di sottilissime falde, e quasi foglie di diaspro, di porfido, di nero, e giallo antico, ec.
Definiz: § XIII. Giallo d'oro, vale Colore giallo vivace e lucente come quello che ha l'oro. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 57: Vero modo di fare il vetro di piombo, cavarlo e calcinarlo, e li colori in detto vetro di piombo, cioè verde smeraldino, topazio, color celeste, o vero di gazzera marina, ingranato, zaffiro, giallo d'oro, lapis lazzuli.
Definiz: § XIV. Giallo di vetro, o in vetro, dicesi una Sorta di giallo usato nella pittura. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 157: Si sono similmente ritrovate poi la terra d'ombra.... ed alcuni verdi e gialli in vetro, de' quali mancarono i pittori di quell'età.
Esempio: Borgh. R. Rip. 166: Un altro giallorino viene ancora di Vinegia, composto di giallo di vetro e giallorino fine che eziandio serve per a olio. Vi è ancora il giallo in vetro, bonissimo per a fresco.
Definiz: § XV. Giallo santo. –
V. Giallosanto.
Definiz: § XVI. Avere i piè gialli, ed anche Essere in su i piè gialli, dicesi scherzevolmente del vino rosso quando gialleggia, ossia quando comincia a guastarsi, a girare. –
Esempio: Burch. Son. 1, 60: E, quanto a me quest'è contr'a natura, Sì come il vin vermiglio in su i piè gialli.
Esempio: Varch. Suoc. 3, 4: Bisognerà ch'io gli faccia quel giuoco, che feci a quell'altro, ch'aveva i piè gialli, quando lasciai sturata la botte, ec.
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 34: Noi n'abbiamo (del vino) adesso Per la famiglia certo, ch'ha i piè gialli; Credi tu ch'io ne bea?!
Definiz: § XVII. Essere degno della croce gialla. –
V. Croce, § XXVII.
Definiz: § XVIII. Esser raro come i can gialli. –
V. Cane, § XL.
Definiz: § XIX. Far comparire il giallo per rosso, vale Far apparire una cosa per un'altra, Far parere quel che non è. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 20: Del mago ogn'altra cosa era figmento Che comparir facea pel rosso il giallo: Ma con la Donna non fu di momento.
Definiz: § XX. Chi porta il giallo vagheggia in fallo, cioè ama sema speranza; tolto il proverbio dal significato di speranza perduta, d'inganno, o disperazione, che attribuivasi a certo color giallo sbiancato. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 184: Adunque.... non è vero il proverbio, che dice il volgo, che chi porta il giallo vagheggia in fallo.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 191: Prima favellerò di quel color giallo sbiancato;... e questo è quel colore, s'io non sono errato, di cui s'intende, quando si dice: Chi porta il giallo, vagheggia in fallo.